Bellinzonese

Riviera, luce verde alla Sa per la gestione dell'aerodromo

Il Consiglio comunale ha concesso i 220mila franchi necessari a costituire il capitale azionario. Inviata ad ArmaSuisse la proposta di contratto

Il sindaco Raffaele De rosa (Ti-Press)
22 marzo 2019
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«Un successo, sono soddisfatto dell'appoggio quasi unanime ottenuto dal Legislativo», spiega alla 'Regione' il sindaco di Riviera Raffaele De Rosa. Mercoledì sera in seduta straordinaria il Consiglio comunale con 23 voti favorevoli e uno contrario (un rappresentante del Plr) ha infatti dato il proprio avallo alla costituzione della Società anonima (si chiamerà Riviera airport Sa) necessaria alla gestione dell'aerodromo (futuro Polo tecnologico dell’aviazione della Riviera - Pavir) una volta che la Confederazione sbloccherà la sua trasformazione da militare in civile. Con la medesima decisione il Legislativo ha concesso i 220mila franchi chiesti dal Municipio per procedere alla sottoscrizione del capitale azionario e per sostenere le spese legali.

Nel frattempo – spiega il sindaco – l'Esecutivo ha scritto ad ArmaSuisse, proprietaria dell'ampio sedime, sottoponendole la bozza di contratto scaturita dalle lunghe trattative cui hanno preso parte il Comune, il Cantone e la Confederazione. Si è stabilito – rammenta De Rosa – che la cessione avvenga nella forma del diritto di superficie per 99 anni, diritto per il quale il Comune s'impegna a versare 910mila franchi franchi (una richiesta di credito in tal senso seguirà). Altri tre milioni sono stati sin qui assicurati dal Consiglio di Stato che a tempo debito – una volta sottoscritto dalle due parti il contratto – dovrà a sua volta sottoporre al Gran Consiglio il proprio messaggio con la richiesta di credito. Tre milioni che serviranno a finanziarie adeguamenti infrastrutturali (2,6 milioni) e manutenzioni straordinarie degli immobili (520mila franchi) nell’ambito della trasformazione da militare in civile.

L'opzione acquisto, ricordiamo, è stata esclusa ritenendo ArmaSuisse l'aerodromo strategicamente importante, a lungo termine, per la Confederazione. Un punto questo condiviso dal governo cantonale, ciò che ha indotto il Comune a non insistere per l'acquisto tout court. «Nelle nostre valutazioni – aggiunge tuttavia il sindaco – abbiamo ritenuto opportuno sottoporre ad ArmaSuisse una cinquantina di clausole alla bozza di contratto. Uno dei punti che chiediamo siano presi in considerazione è ad esempio quello del tasso d'interesse: inizialmente era previsto al 3,5% e noi a suo tempo avevamo già chiesto una riduzione; che ci è stata concessa portandolo al 3%; ma nel frattempo abbiamo scoperto che ArmaSuisse in una situazione simile aveva già concesso il 3%. Ma allora perché con noi aveva 'provato' a fare il 3,5%? Per questo motivo abbiamo ora proposto il 2,5%».