La Corte di appello e di revisione penale ha emesso la sentenza in merito all'incidente del 3 marzo 2013 che era costato la vita a un 19enne di Arbedo
È stato nuovamente giudicato colpevole del reato di omicidio colposo, ma non dovrà scontare il carcere il 25enne del Bellinzonese che era al volante della vettura in cui aveva perso la vita un 19enne di Arbedo, la notte del 3 marzo 2013 sulla strada cantonale di Cadenazzo. Dopo la sentenza emessa in primo grado dal giudice Mauro Ermani che lo aveva condannato a 30 mesi sospesi di cui sei da espiare, la Corte di appello e di revisione penale di Locarno gli ha infatti inflitto una pena di 20 mesi sospesi condizionalmente per un periodo di due anni. La Corte lo ha inoltre prosciolto dal reato di infrazione aggravata alle norme della circolazione in merito ai sorpassi e ai controsorpassi in autostrada e lungo la strada cantonale che avevano preceduto lo schianto fatale.
L'altro imputato, un 26enne pure lui del Bellinzonese che insieme al 25enne aveva dato vita alla serie di manovre ad alta velocità, è stato invece prosciolto dal reato di grave infrazione alle norme della circolazione. In primo grado era stato condannato a una pena pecunaria (150 aliquote da franchi). La Corte di appello e di revisione penale presieduta dalla giudice Giovanna Roggero Wil ha quindi accolto la richiesta di assoluzione formulata ieri dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo. Per il 25enne la pp aveva chiesto 18 mesi sospesi.