Nuova officina a Castone, vertice stamattina fra Uct e Ferrovie sull'occupazione dei terreni agricoli. Referendum? 'Decideremo nei prossimi giorni'
Nella giornata in cui il Gran Consiglio discute e decide lo stanziamento di 100 milioni di franchi quale sostegno cantonale alla realizzazione della nuova officina di manutenzione che le Ffs intendono realizzare a Castione, le trattative sono proseguite in mattinata a Sant'Antonino fra i vertici delle Ffs e quelli dell'Unione contadini ticinese. Uct, ricordiamo, che esige la compensazione reale degli 80mila metri quadrati di terreno pregiato Sac di Castione destinati ad essere cementificati per accogliere il nuovo stabilimento industriale. Qualora le Ferrovie non fossero in grado di assicurare prossimamente di poter mettere a disposizione una superficie analoga di terreni verdi sostitutivi e di qualità in tempi rapidi, l'Uct ha ribadito stamane l'intenzione di lanciare un referendum contro lo stanziamento dei 100 milioni.
«Una decisione – spiega alla 'Regione' il presidente Robert Aerni – sarà presa nei prossimi giorni», a ogni modo entro il termine utile per lanciare il referendum. Garanzie ne avete ricevute? «L'incontro – risponde Aerni – è stato costruttivo, nel senso che abbiamo recepito la seria volontà delle Ffs di ricercare una valida soluzione. Questa ci verrà esposta nel mese di maggio e oggi abbiamo potuto esplicitare nel dettaglio ai loro tecnici i nostri desideri riguardo al compenso reale. Ad esempio dimensioni dei terreni e collocazione».
La scorsa settimana il Dipartimento del territorio ha spiegato di voler destinare a Sac 90mila metri quadrati situati all'interno del comparto Valera, nel Mendrisiotto. Vi soddisfa come ipotesi? «È un'ottima notizia – osserva Aerni – ma a nostro avviso non può rientrare fra le ipotesi di compenso reale per quanto riguarda Castione. Infatti l'iter per il comparto Valera richiede una durata presumibile di molti anni. Non da ultimo il luogo dista parecchi chilometri da Castione. In definitiva vorremmo veder maturare una soluzione in tempi più brevi e nella regione del Bellinzonese o della Riviera». Intanto durante il dibattito parlamentare pomeridiano è emerso che il Cantone avrebbe indicato, come ipotesi di lavoro, una prima porzione di 20mila metri quadrati a Preonzo, pochissimi chilometri a nord di Castione, e meglio nell'area industriale situata ai piedi della frana del Valegion che dovrà gioco forza venir ripianificata.