Bellinzonese

Meno polveri fini nel 2018 ma ancora tanti superamenti

Bassa Mesolcina: a San Vittore il limite giornaliero è stato oltrepassato 32 volte. Ancora poco richiesti i nuovi sussidi per il risanamento dell’aria

31 dicembre 2018
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Nel corso dell’anno quasi concluso si conferma in Bassa Mesolcina la tendenza al superamento dei limiti fissati dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico. Stando ai dati da noi raccolti, emerge in particolare che a San Vittore – dove il microclima che favorisce l’inquinamento è accentuato – rimane elevato il numero di giorni in cui il limite di concentrazione massima di polveri fini (PM10) viene oltrepassato. Ciò si è verificato in 32 giornate (21 nel 2017), con il picco massimo raggiunto di 99 microgrammi al metro cubo su un limite consentito di 50 (l’anno scorso 103). Una decina di giornate con medie fuori norma si sono verificate anche a Grono, dove il massimo raggiunto è stato di 88. Per contro, come spiega alla ‘Regione’ Angelo Bernasconi dell’Ifec – studio d’ingegneria di Rivera che su mandato del Canton Grigioni ha elaborato il Piano di risanamento per l’igiene dell’aria in Bassa Mesolcina – in questa regione si verifica una leggera diminuzione del carico medio annuo di polveri fini (limite previsto di 20 microgrammi al metro cubo).

Nel 2018 la media annua a San Vittore è stata di 22; dato che conferma la tendenza degli ultimi anni, mentre in passato il risultato saliva fino a quota 30 o 40. Complici dell’evoluzione positiva, spiega Bernasconi, sono i fattori meteorologici. Ad esempio inverni più miti con conseguente minore utilizzo degli impianti di riscaldamento e dunque meno emissioni. «Capitano però ancora le giornate particolarmente fredde che favoriscono l’inquinamento. Il perdurare di questi periodi è però in diminuzione», spiega Bernasconi. Nei prossimi anni potrà contribuire a migliorare la situazione anche la sostituzione di impianti vetusti a favore di metodi di riscaldamento più “puliti”. Proprio con tale obiettivo nel 2018 sono stati attivati in questa regione gli incentivi cantonali per la riduzione dell’emissione di polveri fini (1,5 milioni di franchi su un lasso di 10 anni). Sono inoltre disponibili altri sussidi per chi intende investire nella propria abitazione al fine di migliorare isolazione, vetri ecc. Finora, sottolinea Bernasconi, si è fatta avanti una decina di interessati. «Siamo mediamente soddisfatti», spiega l’ingegnere. L’auspicio è che sempre più persone valutino di investire in quest’ambito. Una mano in tal senso la potrà dare il sito internet con il calcolatore (vedi articolo a lato) e lo sportello attivo dal 2015 e gestito da Michela Sormani, titolare della ditta Enermi di Manno. Da parte sua vi è soddisfazione per l’aumento del numero di consulenze, passate da 3 nel 2015 a 19 nel 2018, a cui si aggiungono richieste di informazioni per un totale di una quarantina di contatti nel corso dell’anno.

Come capire quanti sussidi si possono ricevere

Non è ancora molto conosciuto, ma è uno strumento utile per capire da soli quanto potrebbe costare cambiare il riscaldamento a legna, migliorare l’isolazione o rifare le finestre in Bassa Mesolcina. Basta consultare il sito www.mesolcina-aria.ch, cliccare su “Calcolatore incentivi” e scegliere la modalità “Ospite” se non ci si vuole registrare. “Aggiungi impianto” permette di scegliere quello presente al domicilio. Nella nostra simulazione ipotizziamo a San Vittore un camino a legna costruito nel 2000 con potenza totale di 6 kW per un consumo annuale di 30 quintali. In casa è però presente anche un impianto elettrico, che andiamo ad aggiungere nel simulatore. Anch’esso del 2000, potenza 10 kW, consumo di 20mila kWh all’anno. Continuando nel calcolatore, bisogna selezionare comune, anno di costruzione della casa, eventualmente il mappale, tipologia dell’abitazione, superficie riscaldata, tipo di tetto, di finestre, isolazione e altre informazioni. Ecco il risultato del calcolo dopo aver scelto di passare a una termopompa aria-acqua con risanamento di tetto e finestre: costi tra 75mila e 162mila franchi, da cui è possibile dedurre sussidi per un importo di circa 20mila franchi.