Bellinzonese

Buco nei castelli, una pietra sopra

Bellinzona: a larga maggioranza (senza Lega/Udc e Mps) il Consiglio comunale stanzia la quota parte di un terzo pari a 194mila franchi

18 dicembre 2018
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Buco di 580mila franchi nella gestione dei castelli di Bellinzona dal 2010 al 2017. Giusto far pagare un terzo (194mila franchi) alla Città di Bellinzona che non ha alcuna responsabilità in quanto combinato dall’Organizzazione turistica regionale? Il Consiglio comunale stasera ha risposto affermativamente con 39 sì, 6 no (Lega/Udc e Mps) e 3 astenuti alla richiesta di stanziamento della quota parte avanzata dal Municipio.

Il sindaco Mario Branda ha ribadito in apertura la necessità di voltar pagina, evitando soluzioni semplicistiche, per assicurare l’apertura dei manieri nel 2019, pur ribadendo l’assenza di responsabilità a carico dell’autorità comunale e assicurando la volontà di attivarsi per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro. Il capigruppo (Plr) Fabio Käppeli è stato chiaro: «Auspicahiamo un cambiamento delle persone che erano in carica quando l’ammanco si è verificato, così da riprendere con nuovo piglio e credibilità». In pratica via tutto il Consiglio di amministrazione e la presidente autosospesa Flavia Marone (già municipale Ppd e capodicastero turismo). Quanto a chi «non ha controllato venendo meno ai suoi doveri – ha ripreso Käppeli – questo è chiaro: il Dipartimento del territorio diretto da chi sappiamo», ossia da un ministro leghista.

'Ce ne sarebbe per tutti'

Dai banchi del Ppd la replica non è tardata ad arrivare: «Errori tanti, grossi ed evidenti, ma niente malafede e nessuno è scappato con la cassa», ha esordito il capogruppo Ivan Ambrosini: «Chi sono i responsabili? Ce ne sarebbe per tutti, ma a questo gioco il Ppd non intende partecipare. Ora, la gestione dei castelli deve cambiare paradigma. Confidiamo quindi nel rilancio complessivo a partire dal 2020 e in misure correttive che evitino figure barbine».

Quindi Lelia Guscio a nome del gruppo Lega/Udc : «Gli ultimi sviluppi richiedono approfondimenti! Sono 6 mesi che evidenziamo problemi. La mancanza di reattività dei partiti storici è voluta. Non c’è mai stata volontà di approfondire per conoscere fatti e responsabilità. L’inutile e costoso audit ne è la dimostrazione: si vuole solo chiudere velocemente questo triste capitolo. Si vuole solo obbligare il cittadino a pagare 193mila franchi per danni causati da altri. Il tutto senza che l’artefice Otr abbia mai ammesso le proprie colpe. Senza contare poi i mancati incassi per le residenze secondarie» emerse negli ultimi giorni. Renato Züger (Sinistra): «Il Comune non ha responsabilità dirette. Il contributo è un male necessario per uscire dall’impasse con senso di responsabilità, ma non è da intendere come condivisione di quanto fatto da altri. Far pagare tutto all’Otr? Sarebbe comunque denaro pubblico».