Bellinzonese

Officine, le Ffs replicano a Terraneo

Continua il botta-risposta fra il deputato e municipale di Biasca e Ffs. Risponde Roberta Cattaneo, Direttrice regionale FFS-Regione Sud

Ti-Press L'area di Castione interessata dal progetto delle nuove Officine
3 dicembre 2018
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Le Ffs replicano al Municipale di Biasca e deputato Omar Terraneo che, con una lettera aperta al Ceo di Ffs Andreas Meyer, aveva preso posizione sulle spiegazioni fornite dalle Ferrovie al Consiglio di Stato. In particolare Terraneo scriveva in risposta alle sollecitazioni della Commissione parlamentare della gestione in procinto di esprimersi all’indirizzo del Gran Consiglio sul credito di 100 milioni quale partecipazione cantonale alla nuova Officina prevista dalle Ffs a Castione. “Come posso accettare passivamente informazioni inveritiere come quella dei costi d’investimento supplementari per portare le nuove Officine Ffs a BodioGiornico”? scriveva.

Secondo le Ffs realizzare l’Officina nella bassa Leventina richiederebbe una spesa maggiorata di 260-285 milioni rispetto ai preventivati 360. Nella lettera aperta, Terraneo invitava Meyer a “non confondere il burro con la ferrovia. Non si tratta di costi supplementari, ma di risparmi su opere progettate e pianificate nell’ambito di AlpTransit e non ancora realizzate”.

Dal canto suo, Cattaneo fa presente che: "Non sono le Ffs a decidere cosa realizzare, dove e come, bensì un iter politico che inizia dal Consiglio federale. La Nuova trasversale alpina (Nfta, o più comunemente chiamata “Alptransit”, dal nome della società che sta realizzando le due gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri) è un’opera verificata e studiata dalla Confederazione svizzera sulla base dell’evolversi della domanda e poi voluta e votata dal popolo svizzero, in diversi momenti, nel corso degli ultimi 30 anni”.

'AlpTransit un'opera incompleta'

Terraneo ha definito Alptransit un’opera “incompleta che già oggi crea problemi e che con l’apertura della galleria del Ceneri e il prospettato aumento del traffico ferroviario creerà disagi maggiori dovuti al transito attraverso Biasca di tutto il traffico merci in direzione sud; e preclusione del potenziamento del trasporto pubblico alla stazione di Biasca. Conseguenze? Riduzione dell’attrattiva e delle potenzialità di sviluppo di Biasca e delle Tre Valli”. Punto per punto. Incrocio non a livello alla Giustizia (le Ffs indicano 95-120 milioni in più): “Non sono imputabili alle nuove Officine nel comparto di BodioGiornico”, sosteneva Terraneo: “Sono semmai da ricondurre al completamento di AlpTransit al nodo della Giustizia di Biasca. Opere che si renderanno necessarie con l’entrata in funzione a pieno regime di AlpTransit, anche se le Officine verranno realizzate a Castione. 

'La fase di ampliamento nel 2035'

A tal proposito Cattaneo spiega che: "Lo sviluppo dell’offerta del traffico ferroviario e, di conseguenza, il necessario ampliamento dell’infrastruttura viene contemplato nel programma di sviluppo preparato dalla Confederazione. Tutti i programmi sono deliberati dall’Assemblea federale, che li riceve dal Consiglio federale sotto forma di messaggi. L’ultimo è datato ottobre 2018 e contiene la fase di ampliamento 2035".

"Quanto lei afferma sul “nodo Giustizia” – precisa Cattaneo – non corrisponde alla realtà. Nel lontano 1998 il popolo svizzero fu chiamato ad esprimersi sul finanziamento e sulla realizzazione della NTFA. Con questa decisione il popolo ha deciso di posticipare la realizzazione delle gallerie Urmiberg e Axen a nord e del tunnel di Riviera e dell’aggiramento di Bellinzona a sud". 

Cattaneo aggiunge che: "con la realizzazione a tappe della NTFA si è quindi proceduto all’allacciamento della linea della galleria di base del San Gottardo alla tratta esistente a sud di Biasca (zona Giustizia)".

Per l’aggiramento di Biasca in direzione nord – spiega ancora la direttrice regionale – è stato costruito un binario di sorpasso, per fare in modo che i treni merci vengano superati dai più veloci treni passeggeri che entrano nella galleria di base. "In direzione sud invece, il sorpasso dei treni avviene utilizzando l’infrastruttura già esistente. In questa direzione infatti i treni merci passano via stazione di Biasca, mentre i treni passeggeri li superano correndo lungo la nuova linea".

In conclusione, Cattaneo fa presente che: “Quello che lei richiede, dunque, sono importanti costi supplementari a carico del contribuente. Su questi finanziamenti la politica sarà chiamata a discutere dal 2040. Lasso temporale, questo, che non permette la realizzazione del nuovo stabilimento industriale FFS dove lei desidererebbe”.