Inaugurato ufficialmente oggi il nuovo servizio offerto dal Comune di Riviera. Nei primi due mesi, ogni giorno da 19 a 34 allievi
Qualche minuto dopo il suono della campanella alle 11.30, entrano in fila per due in modo composto. Sorridenti ma affamati, pronti a sedersi in una delle 'isole' di tavoli già apparecchiati. Sono gli allievi che fanno capo alla nuova mensa attiva dal 3 settembre in un locale seminterrato situato nella sede delle scuole comunali di Lodrino, inaugurata ufficialmente oggi.
Come anticipato dalla 'Regione' lo scorso 26 settembre, era da circa 30 anni che la mensa usata un tempo per gli allievi delle vicine Scuole medie non veniva utilizzata. È stata la crescente richiesta da parte delle famiglie, chiamate un anno fa a rispondere a un sondaggio, a far propendere il Municipio di Riviera per la riapertura grazie a un investimento di 50mila franchi per la sistemazione dei locali. Il Comune ha inoltre acquistato un pulmino che, oltre ad altre attività, serve anche per portare alla mensa di Lodrino gli alunni dei quartieri di Cresciano e Osogna che hanno bisogno di farne capo. Chi abita a Iragna può invece usufruire della mensa scolastica inaugurata nel 2009.
"Si tratta di uno degli obiettivi strategici che ci eravamo fissati a inizio legislatura", ha spiegato alla stampa il sindaco Raffaele De Rosa. Un servizio di qualità, ha aggiunto, che contribuisce a rendere Riviera un Comune a misura d'uomo.
A usufruire della mensa sono in particolare famiglie monoparentali o con entrambi i gentiori che lavorano, impossibilitate a garantire la presenza di un adulto a casa in pausa pranzo. "Un problema reale della nostra società, pertanto le scuole si devono adattare", ha sottolineato il capo Dicastero educazione Igor Cima.
Finora la mensa è stata un successo: ogni giorno settimanale (tranne il mercoledì in cui è chiusa) viene frequentata da un minimo di 19 a un massimo di 34 allievi. Oltre a cuoca e aiuto cuoca, anche 9 docenti e 5 volontari si alternano a turno per garantire la sorveglianza durante la pausa pranzo.
Particolarità della mensa "sociale" di Lodrino – chiamata così perché, oltre alle scuole, risulta utile anche per altre attività ricreative, per esempio i ritrovi degli anziani – è la collaborazione con il Centro di competenza agroalimentare Ticino (Ccat). Il progetto pilota che ne è nato prevede il rifornimento della mensa con prodotti il più possibile locali. L'obiettivo è riuscire a servire pasti a chilometro zero che, come ha sottolineato il municipale di Riviera nonché presidente del Ccat Sem Genini, permettono anche di avere ricadute economiche positive tra i produttori locali.