Un paio di mesi prima di confessare di aver ucciso l'ex consorte nel 2016, l'uomo si era già fatto notare dalle forze dell'ordine
Era già schedato dalla polizia il 48enne del Locarnese che lo scorso mese di maggio ha deciso di confessare alle forze dell’ordine di aver ucciso l’ex moglie due anni prima nell’abitazione di lei a Monte Carasso. Come riferito dalla ‘Rsi’, lo scorso mese di marzo la polizia era intervenuta a casa dell’uomo per sedare una lite scoppiata con la sua nuova moglie, una 39enne che pochi giorni fa è stata pure arrestata per una presunta responsabilità nel reato commesso dal marito. Per quest’ultimo è stata ordinata una perizia psichiatrica affidata alla dottoressa Alessandra Canuto, la quale valuterà l’eventuale presenza di una scemata imputabilità dell’uxoricida. La vittima, ricordiamo, era la sua ex consorte di 48 anni. I referti medici non avevano mostrato segni certi di un intervento di terzi: come noto, l’uomo l’ha prima manipolata al collo e poi le ha tagliato i polsi per inscenare il gesto estremo. E sarebbe stato proprio il dissanguamento la causa principale della sua morte.