Bellinzonese

Ricucitura Roveredo, avviato il referendum

Un Cher per Rorè cerca 200 firme necessarie a opporsi a quella che definisce una svendita di pregiato terreno pubblico

Ti-Press
14 luglio 2018
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Riavviare l’iter democratico sull’intera questione della ricucitura di Roveredo: è con quest’obiettivo che il movimento apartitico Un Cher per Rorè ha avviato ieri (venerdì 13) la procedura per il referendum contro la decisione presa all’unanimità mercoledì sera dal Consiglio comunale di vendere i terreni del centro paese al gruppo Alfred Müller Ag. “Il popolo non è mai stato interpellato direttamente sul destino dei suoi terreni pubblici”, scrive il movimento in un comunicato riferendosi al previsto progetto immobiliare del gruppo RoveredoViva come a un “unico e megalomane progetto di nuovo centro, che non risponde assolutamente a una reale necessità della comunità e in generale dell’attuale mercato immobiliare, ma che anzi trasformerebbe Roveredo in un dormitorio fantasma, sfregiandone il centro invece di cogliere l’occasione di conferire al suo vecchio centro esistente servizi di qualità atti a valorizzarlo veramente”.

Il movimento comunica che essendo nato con il ruolo di rappresentare una controparte rispetto all’opinione di esecutivo e legislativo (che hanno sempre sostenuto compatti le varie fasi dell’iter), al momento del voto Un Cher per Rorè si scioglierà. L’ultimo compito è dunque la raccolta delle 200 firme necessarie per opporsi a quella che dal movimento viene definita una svendita di pregiato terreno pubblico che prima ospitava il tracciato della semiautostrada (sul quale, ricordiamo, è prevista una dozzina di stabili abitativi e commerciali).

Dopo il voto del Consiglio comunale, anche il gruppo RoveredoViva ha preso posizione, esprimendo soddisfazione per l’esito e ricordando che il progetto era stato selezionato nel 2016 dopo un concorso di progettazione e approvato dalla popolazione in votazione consultiva nel 2017. Il passo avanti, scrive il gruppo, “giunge solo a qualche mese di distanza dalla firma dell’accordo di cooperazione tra le parti dello scorso dicembre”. L’auspicio è che le opere previste possano venir ultimate entro il
2024, “sia per la parte privata del progetto che per quella pubblica, composta dall’autosilo interrato, dalle strade e dalle piazze”. L’investimento da parte del gruppo immobiliare Alfred Müller è di un importo che supera i 60 milioni di franchi. Referendum permettendo, per la versione definitiva del progetto bisognerà attendere l’elaborazione e l’approvazione del piano d’area, “sulla versione preliminare del quale il Cantone si è già espresso positivamente”.