Bellinzonese

Biasca, giro di vite sui rifiuti verdi: 'Troppi abusi'

Ultimatum del Municipio che annuncia nuovi controlli nei cassonetti e provvedimenti a carico dei responsabili. In vista multe e stop alla raccolta

Troppa plastica
10 luglio 2018
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Giro di vite sul ‘giro verde’, ossia la vuotatura dei cassonetti privati nei quali l’utente è tenuto a depositare esclusivamente rifiuti vegetali come ad esempio  scarti da giardino, fiori appassiti ed erba falciata. Lo annuncia il Municipio di Biasca che in una missiva inviata nei giorni scorsi a tutti i proprietari dei cassonetti ha posto l’ultimatum: o gli abusi cessano, oppure scatteranno i provvedimenti a carico dei vari responsabili. Ovvero, cessazione della raccolta dei rifiuti e multa amministrativa.  L’avvertimento – premette l’esecutivo – è frutto di un controllo a tappeto eseguito il 22 maggio: “Molti cassonetti del giro verde contenevano rifiuti non autorizzati”. Soprattuto plastiche. La loro presenza, con altri materiali inidonei alla composizione del compostaggio, “comporta al gestore un notevole costo supplementare”.

L’esecutivo ricorda inoltre che il giro verde “rappresenta un’eccezione nel panorama dei servizi comunali della regione”. Infatti altrove si è quasi sempre tenuti a trasportare gli scarti personalmente nei centri di raccolta. Questo mentre a Biasca “negli ultimi mesi abbiamo purtroppo notato un aumento delle quantità di scarti non vegetali che ora crea problemi insormontabili nella qualità del compostaggio”. A tal punto che “alla lunga il gestore non potrà più garantire la raccolta e quindi il Comune dovrà sospenderla”. Vietati, rammenta il Municipio, oltre alle plastiche sono anche gli scarti di origine animale (carne e pesce) e cibi cotti. “Questi devono essere assolutamente smaltiti attraverso il sacco rosso del Consorzio nettezza urbana”. Le inadempienze, prosegue la missiva, “causano un aumento dei costi nella separazione dei rifiuti che si riversa su tutti i cittadini”. Peralto la composizione degli scarti “risulta essere determinante per la qualità del prodotto lavorato e venduto”. Da qui l’invito affinché ogni utente effettui un controllo più rigoroso del contenuto di ogni cassonetto. Nei prossimi giri “verificheremo se vi sarà stato un miglioramento”. In caso di altre inadempienze, “il cassonetto non sarà più svuotato e il tutto sarà accompagnato da una procedura amministrativa” prevista dal Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti.