Il Municipio di Bellinzona ha deciso di approfondire il caso, ma prima di procedere attende di sapere cosa farà la Procura con le denunce di due famiglie
La maestra dell'Istituto scolastico di Claro denunciata da due famiglie resta per ora al suo posto; non è dunque stata sospesa mancando gli estremi per procedere in tal senso. Lo ha deciso ieri il Municipio di Bellinzona sulla base dell'incarto giunto sul tavolo di Palazzo civico. L'Esecutivo ha ritenuto comunque opportuno avviare un'inchiesta amministrativa per presunta violazione dei doveri di servizio, inchiesta che lo stesso Municipio ha però subito sospeso in attesa di conoscere l'esito delle eventuali verifiche che il Ministero pubblico è chiamato a svolgere. Le due querele, ricordiamo, sono state trasmesse tra venerdì e lunedì scorsi: la prima è stata presentata dai genitori di un allievo, che si era espresso in malomodo, cui lo scorso novembre l'insegnante ha mostrato il dito medio inducendo l'intera classe a fare altrettanto; la seconda è stata inoltrata dai genitori di un altro alunno per violazione del segreto professionale, ritenendo che la docente abbia raccontato ad altri genitori i presunti problemi di questo alunno.
Il caso, ricordiamo, da gennaio è seguito dal direttore della scuola e dall'ispettore, i quali hanno più volte incontrato la maestra con l'obiettivo di aiutarla a ricondurre la gestione della classe sui giusti binari. Dalla ripresa delle lezioni dopo le ferie natalizie, la situazione sembra si sia normalizzata. Ma taluni genitori, insoddisfatti anche per tutta una serie di atteggiamenti, vogliono comunque andare a fondo della questione, chiedendo che sia la giustizia penale a esprimersi. Intanto, come detto, il Municipio ha deciso di confermarle la fiducia, ma è anche pronto a sua volta ad approfondire ulteriormente la questione.