Bellinzonese

A Roveredo il Municipio vuole ricorrere a vie legali

Il motivo della discordia sono alcune lettere scritte dai contrari al progetto di ricucitura

Ti-Press
11 gennaio 2018
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La ricucitura del centro paese torna a far discutere a Roveredo. Il Municipio informa infatti di valutare azioni legali a seguito di alcuni scritti – opera di Anna Cattaneo, nel comitato del gruppo contrario al progetto – apparsi sui media locali che contengono "gravi e infondate accuse", facendo per esempio riferimento a "presunte manipolazioni sui prezzi dei terreni interessati dai progetti di sviluppo dell’area centrale del paese, liberata dall’autostrada". L'esecutivo, si legge in un comunicato odierno, "non può tollerare, sia a titolo personale, sia per la carica istituzionale ricoperta, che la propria onestà e correttezza vengano messe in dubbio". Il Municipio spiega di aver sottoposto la questione a un legale per capire se i contenuti abbiano una rilevanza penale.

I terreni della discordia

Nel corso dello scorso mese di dicembre le autorità comunali hanno preso due importanti decisioni in vista dello sviluppo della zona centrale del paese. La prima, formalizzando l’esproprio dei sedimi di proprietà della società Rovestand SA, permetterà la realizzazione del parco pubblico ai Mondan; la seconda, con l’approvazione del credito per l’acquisto di un terreno di 987 mq della stessa Rovestand SA, porterà il Comune di Roveredo a diventare proprietario di quasi tutta la grande fascia al centro del paese che si estende dal fiume Moesa in zona Mondan sino alla Cioldina.

Proprio partendo dalla valutazione di questi ultimi 987 mq, la Signora Cattaneo Corbella accusa il Municipio di aver intenzionalmente manipolato le cifre e di aver quindi fornito indicazioni false in tutta una serie di atti ufficiali, travasando una parte del prezzo di un terreno nell’indennità di esproprio degli altri. In particolare, si sostiene che il prezzo di acquisto accordato con il proprietario pari a 300 Fr./mq (molto lontano dai 600-700 Fr. /mq ipotizzati dall’opposizione al progetto di ricucitura), sia un prezzo ridotto ad arte, per poi “compensare” lo “sconto” sul prezzo di vendita dei ca. 1'000 mq, “gonfiando il valore reale” dell’indennità che il Comune verserà per i restanti ca. 4'000 mq espropriati per la realizzazione del parco. In realtà, scrive l'esecutivo, per tutti i terreni del comparto Mondan, sia quello acquistato che quelli espropriati, è stato riconosciuto dal Municipio un prezzo di 300 Fr./mq, tranne un’area non edificabile indennizzata con 5 Fr./mq, mentre per l’edificio presente sulla partic. n. 315 è stato definito un indennizzo di 111'000 Fr., corrispondente al valore di stima ufficiale del Cantone dei Grigioni.