Bellinzonese

Città, Silvano Morisoli a capo delle 4 case anziani

Al via un processo di revisione volto a migliorare ulterioremente la gestione di pazienti e personale

11 gennaio 2018
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Direttore unico e quattro responsabili di struttura: è questa la nuova organizzazione dirigenziale decisa dal Municipio della Bellinzona aggregata (e avallata dal Consiglio di Stato) per le quattro case anziani cittadine. Il nuovo direttore generale è stato presentato stamane a palazzo Civico dal municipale Giorgio Soldini, capo Dicastero servizi sociali. Si tratta di Silvano Morisoli di Monte Carasso, classe 1964, durante l'ultimo anno direttore ad interim dopo la rinuncia del precedente direttore Riccardo Lüthi.

Le singole strutture saranno coordinate da Anna Abbondanza (casa anziani Sementina con 80 letti), Maria Consuelo Paridi Tosin (casa Mesolcina con 72 letti), Verdiana Silano (Centro Somen con 50 letti) e Marianna Toinolla (residenza Pedemonte con 76 letti).

L’aggregazione e la nascita del Centro Somen, sempre a Sementina, hanno da un lato imposto alla Città di ridefinire la gestione delle proprie strutture in modo più uniforme e coordinato. D’altro lato, questa necessità apre tutta una serie di opportunità offerte dalla messa in rete degli istituti.

Il Municipio si dice convinto che la scelta di una direzione unica coadiuvata da 4 responsabili delle strutture possa permettere una moderna, funzionale ed efficace messa in rete di strutture per persone anziane. La direzione generale mira infati a garantire una gestione omogenea e coordinata del settore, mentre potrà appoggiarsi ai
quattro capostruttura per il coordinamento interno agli istituti. Queste persone diverranno quindi il punto di riferimento per gli ospiti ed i familiari delle rispettive
strutture.

L’intento è quello di proporre un sistema integrato in cui le strutture stazionarie ed il Centro Somen, portando le loro distintive e specifiche competenze, possano utilizzare efficacemente tutte le risorse di intervento in ambito geriatrico. Con la messa in rete delle quattro strutture si potranno inoltre adottare delle misure di contenimento delle spese sugli appalti, sulle coperture assicurative ecc., senza riduzione del livello qualitativo dei servizi (personale impiegato) e anzi, in alcuni casi, ottenendo un miglioramento delle prestazioni.

Per quanto riguarda le risorse umane, una messa in rete permette ai singoli istituti di potersi appoggiare alle altre case in situazioni di particolare emergenza, quali assenze per malattia, vacanze, urgenze di vario tipo grazie anche alla creazione di un “pool di supplenti”. Con la messa in rete sarà inoltre possibile razionalizzare i servizi che possono essere centralizzati, in particolare l’amministrazione, la gestione delle ammissioni, la formazione del personale ed i relativi standard, il settore della farmacia, l’economato, parte dell’attività di lavanderia, la formazione e alcune competenze del servizio tecnico in collaborazione con i servizi urbani cittadini, il coordinamento dei menu e l’adozione di una soluzione unica per quanto attiene al piano di autocontrollo nel settore della ristorazione, per quanto concerne la cucina.