Bellinzonese

La nuova tariffa dell'acqua a Bellinzona in un colpo d'occhio

31 ottobre 2017
|

Da tredici diversi regolamenti a uno solo, che uniformi le tariffe garantendo così parità di trattamento a tutti gli utenti della nuova Bellinzona. Come emerso ieri con la pubblicazione del messaggio municipale con il nuovo regolamento per la fornitura d'acqua, il risultato è un costo per il 2018 di 85 centesimi al metro cubo.

Se ciò corrisponde a quanto già si pagava in città prima dell’aggregazione, per altri quartieri ci sono stati alcuni ritocchi verso l’alto e – per la maggior parte – verso il basso (vedi tabella). Come spiega alla 'Regione' il vicesindaco e capo Dicastero sicurezza e servizi industriali Andrea Bersani, «gli unici che subiscono un rincaro sono gli ex Comuni che non hanno i contatori dell’acqua». Si tratta in particolare di S. Antonio, Pianezzo e Moleno (che verranno dotati di contatori entro fine 2019), oltre a Gorduno.

«Ci sono invece diversi quartieri che pagheranno di meno rispetto a prima», aggiunge. È il caso di Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Monte Carasso, Sementina e Gudo: in quest’ultimo la tariffa viene addirittura più che dimezzata, costando attualmente 2 franchi al m3. Bersani fa in particolare notare che la tariffa del 2018 tiene già conto dell’importante investimento per la realizzazione dell’acquedotto che fa capo alla zona di riserva idrica di Gorduno-Gnosca, ormai concluso e che dovrebbe entrare in funzione entro il prossimo anno.

Ma non solo: rispondendo alle critiche sollevate negli anni da chi si opponeva alla realizzazione di un ulteriore acquedotto – quello in fase di realizzazione in Val Morobbia, che dovrebbe essere pronto per il 2020/2021 – Bersani sottolinea che tale investimento non farà gonfiare il costo dell’acqua in modo esagerato, come paventato dagli oppositori del progetto. Tenendo in considerazione anche questo investimento, il Municipio prevede infatti di poter mantenere la tariffa dell’acqua entro il franco al metro cubo. «Attorno ai 95 centesimi», spiega il vicesindaco, che si definisce «soddisfatto ma non sorpreso» da questi risultati.