I tempi duri della medicina di periferia – caratterizzati dalla carenza di medici di famiglia disposti a subentrare a colleghi che intendono andare in pensione, ma anche dai timori legati al futuro di ospedali e Pronto soccorsi di Acquarossa e Faido – vengono contrastati da iniziative che mirano invece a portare alcuni servizi anche fuori dai centri. Tra queste figura l’apertura di un nuovo studio medico nel nucleo di Faido da parte del pediatra Paolo Peduzzi. Un desiderio coltivato a lungo e realizzato a inizio aprile dal medico nato e cresciuto in questo comune leventinese, attivo professionalmente fino ad ora solo nel Bellinzonese. «L’idea che sono riuscito a concretizzare era proprio quella di aprire in modo parziale uno studio a Faido, dove la pediatria è assente da una ventina d’anni», racconta Peduzzi da noi contattato.
Un pediatra riceveva infatti alcune visite nell’ospedale regionale fino al 1996, quando il reparto di ginecologia fu chiuso; in seguito i pediatri più vicini ai bambini di Leventina e Val di Blenio si trovavano a Biasca. La risposta? Molto buona e positiva, spiega Peduzzi. Nel giro di alcune settimane, da un paio di pazienti iniziali si è passati a una decina ricevuti il martedì mattina, probabilmente destinati ad aumentare durante la bella stagione con la presenza dei villeggianti. Proprio in vista dell’aumento dei residenti in valle, durante i mesi di luglio e agosto è prevista l’apertura tutti i pomeriggi, in collaborazione con un’altra pediatra. Da settembre, Peduzzi spiega che si valuteranno gli orari di apertura in base alla necessità.
«Ci tenevo da tanto tempo perché sono affezionato a questi luoghi», aggiunge il pediatria, spiegando che lo studio è pensato per diventare polivalente. In seguito l’intenzione è infatti di portare a Faido anche altri specialisti, come un radiologo, un chirurgo, un ortopedico, un ginecologo ecc. Alcuni contatti in tal senso sono già stati presi. Ricordiamo un’ulteriore iniziativa che dovrebbe concretizzarsi sempre a Faido: tra circa un paio di anni è annunciata anche l’apertura di un Centro medico specialistico promosso da chi ha già realizzato quelli di Chiasso, Lugano e Bellinzona.
Per la pediatria, aggiunge Peduzzi, c’è richiesta per uno studio anche in Valle di Blenio dove, ricordiamo, lo scorso anno ad Aquila è stato aperto un centro sanitario che vanta la presenza di un medico di famiglia. Al momento non ci sono però cenni di possibili concretizzazioni.