Il progetto di nuova centrale idroelettrica Axpo sul fiume Moesa è stato congelato dall'azienda energetica svizzera d'accordo con i Municipi di Cama, Grono e Lostallo. La comunicazione fa seguito a un incontro avvenuto negli scorsi giorni tra le parti. La ragione, viene spiegato, è da attribuire all'attuale difficile situazione in ambito energetico.
A seguito della presentazione ufficiale avvenuta ad aprile dell'anno scorso – che aveva visto una folta partecipazione della popolazione locale – il progetto era poi slittato in attesa che si concretizzasse la fusione tra Grono, Leggia e Verdabbio. "Dal fermo del progetto, la sua redditività è purtroppo diminuita a causa delle situazione difficile del mercato elettrico e delle mutevoli condizioni per la promozione di energia elettrica –scrive il consorzio Axpo-Comuni –. Gli adeguamenti apportati dalle autorità federali all'Ordinanza sull'energia hanno portato a tariffe più basse per il compenso della rimunerazione a copertura dei costi per l'immissione in rete di energia elettrica". Il consorzio rinuncia dunque, fino a nuovo avviso, a presentare la domanda di concessione.
Ricordiamo che sul progetto era inizialmente attesa per quest'anno una votazione consultiva, ma la chiamata alle urne a questo punto appare lontana. Come avevamo riferito a suo tempo, nel 2015 erano stati i canoisti che praticano questo sport nella regione a criticare il progetto che era in fase di elaborazione. L'accusa era quella di rovinare per sempre quello che viene definito un "paradiso per canoe" a causa della captazione di una parte del flusso della Moesa. L'incanalazione dal Ponte di Sorte per un tratto di 2,2 km non piace nemmeno ai pescatori, preoccupati che venga compromessa la diversità della fauna ittica e l’aspetto paesaggistico.