Bellinzonese

A Claro c'è un castello ancora in cerca d'identità

30 settembre 2016
|

Un museo di se stesso, uno spazio per esposizioni, una vinoteca o una casa per piccoli concerti. Sono alcune delle possibilità studiate dagli studenti della Hochschule für Technik di Stoccarda per valorizzare il cosiddetto ‘castello di Claro’, la Casaforte dei Magoria. Di proprietà privata, la costruzione medievale attualmente in stato precario attira l’interesse del Municipio che, come avevamo recentemente riferito, è interessato all’acquisto. In attesa di sviluppi sulle trattative e con la speranza – espressa da una studentessa di Stoccarda – di poter presto assistere alla messa in pratica di uno dei progetti, stasera alla presenza di un centinaio di persone è stata inaugurata l'esposizione di 6 dei 14 lavori degli studenti di architettura. "L'auspicio è che si tratti di un primo passo verso lo sviluppo della Casaforte", ha sottolineato il sindaco Roberto Keller. In tal senso il consigliere di Stato Claudio Zali ha garantito la collaborazione da parte del Dipartimento del territorio nel caso in cui Claro (o la nuova Bellinzona di cui farà parte) vorrà effettivamente rilevare questo bene culturale. Un legame con la Turrita lo ha sottolineato anche Giulio Foletti dell’Ufficio dei beni culturali proponendo, nel caso di restauro, la tecnica di restituzione già impiegata al Castello di Montebello. La Casaforte, ha aggiunto, nel Medioevo era una residenza della famiglia di nobili Orelli, che esercitavano il potere dei Signori di Como. "Abbiamo la responsabilità di conservare e trasmettere beni culturali come questi alle future generazioni", ha sottolineato il direttore del corso all'università tedesco Claudio Cavadini complimentandosi con gli studenti per il lavoro svolto.

Oltre a poter visitare i progetti in mostra all’ex Torchio (tutti i giorni dalle 10 alle 19 fino al 16 ottobre), martedì 4 alle 20.15 è prevista una serata pubblica di presentazione dei lavori nell’atrio polivalente delle scuole elementari di Claro.