Sono solo numeri. Eppure per molti hanno un valore difficile da stimare: c’è chi per sei cifre tutte uguali da sistemare sulla macchina è pronto a sborsare 35mila franchi (TI 888’888). Ma c’è anche chi si “accontenta” di una bella combinazione che semplicemente “suona bene” e se la porta a casa per 200 franchi. Così a cinque mesi dall’apertura del nuovo servizio online che permette di acquistare le targhe per automobili e moto il Cantone ha già incassato la bellezza di 767mila franchi: poco meno di 600mila dalle aste (ne sono state aperte 90) e 188mila dalla vendita di targhe a prezzo fisso.
Dopo l’attenzione suscitata dall’asta inaugurale l’interesse per il nuovo sito della Sezione della circolazione è stato costante. «Sì, l’incasso è buono e sono soprattutto i dati di accesso al sito a testimoniare l’apprezzamento dell’utenza – commenta Francesco Maltauro, responsabile del servizio immatricolazioni della Sezione della circolazione –. Abbiamo registrato più di 100mila visualizzazioni nel giro di cinque mesi, con una permanenza media dell’utente sulla pagina di tre minuti e mezzo». Che sono davvero tanti, nella realtà digitale e rapidissima del web, dove è tutto un clic e via. «Considerato che si tratta di un commercio tutto sommato di nicchia il risultato è decisamente soddisfacente. Il modulo dell’asta delle targhe è tra le pagine più visitate del portale dell’amministrazione pubblica». L’interesse per i numeri di targa ha radici molto lontane nella realtà ticinese.
C’è chi preferisce affidarsi alle cifre riportate sulla placca anziché tentare di riconoscere il viso del conducente, quando per strada incrocia un’auto familiare a cui dedicare un saluto. Fino a poco tempo fa per potersi aggiudicare una combinazione particolare occorreva avere le giuste conoscenze... Oppure i soldi, che permettevano di chiudere le aste dei numeri più ‘in’. È così? «Sicuramente l’apertura del servizio online ha democratizzato l’accesso – risponde Maltauro –. In particolare grazie alla vendita delle targhe a prezzo fisso, che permette di acquistare un numero ad un prezzo ragionevole. Magari un numero che era appartenuto a qualcuno in famiglia. Nel nostro cantone c’è questa tradizione di passarsi la targa di generazione in generazione». Numeri che per tutti gli altri non vogliono dire nulla, a noi ricordano l’arrivo rumoroso della vecchia auto del nonno. Oppure ci sono quelle che fanno il botto, come ad esempio la 1967, anno di nascita di chi oggi festeggia i 50. Un bel regalo.
«Noi ragioniamo sui numeri che mettiamo in vendita, nell’ottica di massimizzare l’incasso – conclude Maltauro –. Incasso che torna in qualche modo ai cittadini». Una buona parte infatti è utilizzata per finanziare i programmi cantonali di prevenzione ‘Strade sicure’ e ‘Acque sicure’, mentre il restante finisce nelle casse cantonali. A beneficio di conti in pareggio. Alla luce dei risultati ottenuti durante la fase di avviamento del progetto, il Dipartimento delle istituzioni ha confermato il calendario di 6 aste mensili – con una riduzione a tre durante il periodo estivo – con una durata di 10 giorni, sempre fra il mercoledì e la domenica della settimana successiva; di regola in ogni asta saranno battute 2 targhe, sia per auto sia per moto. Per quanto riguarda invece i numeri a prezzo fisso, continueranno a essere costantemente offerti online 10/20 numeri, con prezzi compresi fra 200 e 800 franchi; il rinnovo dei numeri ha una cadenza settimanale, a seconda del ritmo delle vendite. Il ‘negozio’ si trova qui.