A livello svizzero, il mese di agosto è risultato di 1,7 °C più caldo della norma 1981-2010 e in molte regioni svizzere è entrato tra i primi 10 posti della statistica dei mesi di agosto più caldi. In Ticino si è piazzato al settimo posto, ma l'estate nel complesso è la più calda dopo quelle del 2003 e del 2015. Lo rende noto oggi l'Ufficio di statistica cantonale ticinese, che precisa: "Il mese ha localmente portato nuovi primati per quanto concerne le temperature mensili, mentre un violento temporale nelle regioni settentrionali della Svizzera ha fatto segnare un nuovo record per i quantitativi di pioggia sull’intervallo di dieci minuti".
In Ticino il mese d'agosto è iniziato nel segno della canicola, "con temperature massime
ben oltre i 30 gradi" che facevano seguito a un mese di luglio molto caldo e secco. "Una prima invasione di aria fresca tra il 6 e l’11 di agosto ha portato una temporanea mitigazione della temperatura e una fase di precipitazioni. In seguito il caldo e l’afa si sono nuovamente fatti sentire, senza tuttavia toccare valori da primato, cosicché la temperatura mensile di agosto è risultata attorno al settimo posto della statistica".
L'estate nel suo insieme è risultata la terza più calda dei 154 anni di rilevamenti meteorologici sistematici, dopo il 2003 e il 2015.
"Dopo la prima fase di precipitazioni avuta all’inizio del mese, le piogge sono risultate di nuovo scarse, interessando in particolare il Ticino settentrionale. Soltanto negli ultimi giorni di agosto sono stati raccolti quantitativi significativi di acqua. Tali precipitazioni hanno sicuramente portato un benvenuto miglioramento della situazione idrica di superficie e di profondità, ma hanno pure avuto risvolti negativi: alcuni violenti temporali hanno infatti causato estese grandinate e forti raffiche di vento. In particolare la sera del 5 agosto, una grandinata estremamente fitta ha devastato i vigneti di Gordola e della collina sovrastante, con una perdita quasi totale del raccolto.
Il soleggiamento mensile è risultato inferiore alla norma nel Ticino settentrionale e attorno o leggermente al di sopra nelle altre regioni. Abbastanza comunque da causare, assieme alla piogga, "un’ulteriore assottigliamento dei ghiacciai alpini, già provati dalla calura di giugno e luglio.