La Confederazione si prenderà a carico e riverserà al Canton Ticino la totalità dei costi sostenuti nel 2017 per garantire la sicurezza nel Centro unico temporaneo per migranti in procedura di riammissione semplificata di Rancate. È questo il contenuto di un accordo sottoscritto nei giorni scorsi dal Consigliere di Stato Norman Gobbi e dal Direttore generale dell’Amministrazione federale delle dogane Christian Bock.
La firma della convenzione giunge dopo che – nelle scorse settimane – il Consiglio di Stato aveva deciso di prolungare fino alla fine del 2018 l’operatività della struttura, accogliendo una proposta del Dipartimento delle istituzioni.
Il Ticino continuerà quindi a gestire l’infrastruttura per il soggiorno dei migranti, mentre i costi della sicurezza – che per il 2016 sono quantificati in circa 950'000 franchi – saranno assunti interamente dalla Confederazione. Il Cantone dovrà continuare ad assumersi i costi di esercizio del Centro.
In base alle proiezioni degli arrivi, l’interesse generale dei migranti sembra essere quello di attraversare i confini della Confederazione con l’obiettivo di raggiungere i Paesi del Nord Europa, anziché depositare una domanda d’asilo. In questo caso, se fermati dalle Guardie di confine, sulla base degli accordi internazionali essi entrano nella procedura di riammissione semplificata in Italia.
Il Centro di Rancate – gestito dal Corpo delle guardie di confine (Cgcf) e dalla Polizia cantonale con la collaborazione delle Regioni di Protezione civile – funge da alloggio per i migranti che non richiedono asilo alla Confederazione e le cui pratiche di riammissione semplificata non possono essere evase entro la chiusura notturna degli uffici della Polizia di frontiera italiana, con la quale la collaborazione continua ad essere ottima. Esso rappresenta una soluzione ottimale e dignitosa che permette ai migranti di rifocillarsi, di potersi riposare e di svolgere l’igiene personale in attesa della riapertura degli uffici di frontiera.
Il Dipartimento delle istituzioni esprime la propria soddisfazione per la firma dell’accordo, che costituisce un riconoscimento tangibile dell’importante ruolo svolto dal Ticino, a beneficio di Confederazione e Cantoni, nella gestione dei flussi migratori che hanno toccato il nostro Paese negli ultimi anni.