Il Ministero Pubblico, la Polizia cantonale e le Guardie di Confine comunicano che nell'ambito dell'indagine in corso sui permessi falsi, sono stati fermati e interrogati due cittadini kosovari, un 40enne domiciliato in Riviera e un 63enne domiciliato nel Bellinzonese. Questi sono risultati collegati al fermo avvenuto lunedì 13 marzo a Ponte Tresa di un minibus con a bordo dei clandestini kosovari: ne avevamo riferito mercoledì (vedi qui).
I due sono stati denunciati e indagati a piede libero per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stranieri per incitazione all'entrata, alla partenza o al soggiorno illegale in merito al trasporto di clandestini in Svizzera. Inoltre, nei confronti del 63enne viene contestata la ripetuta falsità in certificati poiché dalla perquisizione effettuata presso il suo domicilio sono stati ritrovati 3 permessi di soggiorno del Cantone Ticino contraffatti e collegati alla vasta inchiesta in corso.
Al momento non saranno rilasciate ulteriori informazioni, ma non si escludono altri sviluppi sull'indagine. L'inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore Generale Antonio Perugini. Attualmente sono indagate 16 persone.