L'iniziativa 'Rafforziamo la scuola media – Per il futuro dei nostri giovani' in votazione il prossimo 5 giugno per il Consiglio di Stato è da bocciare. A mente del governo, “l’iniziativa – benché animata da intenti lodevoli – non rappresenta una soluzione ideale ai problemi della scuola, in particolare dal punto di vista didattico, perché concentra la propria attenzione unicamente sulla scuola media”. Il Consiglio di Stato ricorda di aver da poco avviato la consultazione sul progetto di riforma «La scuola che verrà», che “affronta invece in modo globale buona parte delle tematiche sollevate dagli iniziativisti: differenziazione pedagogica, collaborazione tra docenti e architettura del percorso educativo”. A differenza dell’iniziativa, “la riforma propone infatti di intervenire sull’insieme del settore dell’obbligo – scuola dell’infanzia, elementare e media – nell’intento di migliorare la qualità dell’insegnamento e le condizioni di lavoro degli insegnanti”. Se l’iniziativa venisse accettata, rileva ancora l'Esecutivo, “questo processo di adeguamento complessivo alle nuove esigenze educative, culturali e socio-economiche verrebbe in parte compromesso”.
L'iniziativa inoltre risulta “molto problematica” dal profilo finanziario, “poiché genererebbe un aumento delle spese valutato in 45 milioni di franchi l’anno. Le diverse misure proposte hanno infatti un costo di 37,5 milioni di franchi l’anno a carico del Cantone e di 7,5 milioni a carico dei Comuni”.