Qualcuno ha tentato di farla franca, senza successo. Perché se “complessivamente la caccia si è svolta in modo corretto”, quest'anno oltre a una sessantina di infrazioni minori e 183 autodenunce “si sono registrate alcune gravi infrazioni”. Ne dà notizia l'Ufficio caccia e pesca, ricapitolando i risultati della stagione venatoria appena conclusa. In particolare, tra le infrazioni “gravi” sono stati 'beccati' cacciatori senza patente, o casi di cacciatori intenti ad occultare e manomettere capi di selvaggina. Altri hanno tentato di abbattere selvatici in bandita. L'autorità ha proceduto alla denuncia al Ministero pubblico e al ritiro di 8 patenti.
Per quanto concerne gli abbattimenti, le catture di cervo sono state superiori al 2014 con 1'468 capi, mentre il camoscio ha registrato una flessione (849 nel 2015 contro i 1'007 nel 2014). Più stabili le catture di capriolo.
Gli abbattimenti di cinghiale in caccia alta “sono stati importanti”: quasi 500 capi, che si sommano ai 400 già uccisi da gennaio a settembre. “Ulteriori abbattimenti saranno effettuati durante la caccia tardo autunnale in novembre e la caccia invernale nei mesi di dicembre e gennaio”.