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Cancro alla prostata, nuovi progressi per la cura

22 luglio 2015
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Un nuovo e molto importante riconoscimento per la qualità della ricerca oncologica eseguita allo IOR (Istituto Oncologico di Ricerca) è arrivato in questi giorni dall’Università di Zurigo. Lo IOR fa parte della divisione ricerca dello IOSI (Istituto Oncologico della Svizzera Italiana) e raggruppa tutti i laboratori di ricerca oncologici situati all’interno delle strutture logistiche dell’IRB a Bellinzona. Alcuni mesi fa l’Università di Zurigo, grazie ad un lascito testamentario, aveva aperto il concorso per 6 progetti in cardiologia e oncologia, ognuno dei quali avrebbe ricevuto un finanziamento di all’incirca un milione di franchi. I progetti dovevano essere realizzati in Svizzera e dovevano contenere sia un aspetto di ricerca di laboratorio che un’applicazione a studi legati ai pazienti, cioè alla ricerca clinica. In questi giorni è arrivata la comunicazione ufficiale della decisione della commissione internazionale di esperti, che ha valutato i molti progetti sottoposti: uno dei tre progetti che verranno finanziati per quanto riguarda la ricerca sul cancro è quello presentato dal gruppo diretto da dottor Andrea Alimonti dello IOR. Il progetto vuole valutare in uno studio clinico, che comprenderà pazienti con carcinoma della prostata, l’impatto di una scoperta fatta dal gruppo del dottor Alimonti che era stata pubblicata all’incirca un anno fa nella prestigiosa rivista Nature.