Votazioni 24 novembre

Diritto di locazione, è un doppio ‘no’

La sublocazione e la disdetta per bisogno personale sono state entrambe respinte

(Ti-Press)
24 novembre 2024
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I referendum sulla sublocazione e la disdetta del contratto di locazione per bisogno personale hanno visto prevalere il ‘no’. Il 51,58 per cento degli svizzeri ha respinto la proposta sulla sublocazione, mentre il 53,83 per cento ha bocciato quella sulla disdetta per bisogno personale.

Disdetta per bisogno, bocciata con il 53,83 per cento di "no"

Il popolo svizzero ha respinto nella misura del 53,83% la modifica del diritto locativo concernente la disdetta per bisogno personale. La proposta è stata bocciata da 11 cantoni, tra i quali tutti quelli romandi a eccezione del Vallese.

La modifica al Codice delle obbligazioni riguardo alla disdetta per bisogno personale era scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR). Essa prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali possa disdire un contratto di locazione, secondo i termini stabiliti dalla legge, per adibirli a uso proprio per un motivo "importante e attuale", e non "urgente" com'è finora. Il progetto non muta invece il diritto al risarcimento dell'inquilino da parte del locatore nel caso in cui la disdetta dovesse procurargli un danno finanziario.

A bocciare la proposta, contro la quale aveva lanciato il referendum l'Associazione svizzera inquilini (ASI), sono stati soprattutto i cantoni romandi tra cui spiccano Ginevra (67,83%), Neuchâtel (64,34% di no) e Vaud (60,47% di no). A fare eccezione è invece il Vallese dove hanno prevalso i "sì" nella misura del 54,35%.

Favorevoli alla modifica del Codice delle obbligazioni concernente la disdetta per bisogno personale si sono espressi anche Ticino e Grigioni, rispettivamente nella misura del 52,52% e del 54,97%. Tra gli altri cantoni, i "sì" hanno soprattutto prevalso ad Appenzello Interno (60,60%), Obvaldo (59,16%), Svitto (59,12%), Nidvaldo (57,18%) e Uri (56,70%).

Sublocazione, si impone il "no" con il 51,58 per cento

Alla fine ha prevalso il "no": la modifica del diritto di locazione concernente la sublocazione viene bocciata dal 51,58% dei votanti. Il Röstigraben e il divario tra città e campagna sono evidenti.

Il testo era in bilico negli ultimi sondaggi e i contrari sono aumentati continuamente. Oggi le prime proiezioni prevedevano ancora un "sì" risicato. Poi per ore si è parlato di stallo; solo a metà pomeriggio si è delineata una bocciatura.

In Ticino e nei Grigioni il testo è stato approvato chiaramente: la proporzione di favorevoli è di rispettivamente il 54,31% e il 56,40%. Ancor più netto il risultato in Appenzello Interno (61,18%) e Svitto (60,50%).

In Romandia la modifica del Codice delle obbligazioni è invece stata respinta ovunque – Vallese escluso – con quote comprese tra il 53,63% di Friburgo e il 64,79% di Ginevra. Il testo è stato bocciato chiaramente anche a Basilea Città (61,46% di "no"), e più di misura a Zurigo (53,72%), Berna (53,20%), Soletta (51,09%) e Sciaffusa (50,60%).