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Poligono Cureglia-Origlio, riduzione dell’attività ingiusta

Il Tribunale federale accoglie il ricorso dei Tiratori del Gaggio e rinvia la causa al Tram: occorre aggiornare gli accertamenti sulle emissioni foniche

Una veduta parziale del poligono locale
(FB Tiratori del Gaggio)
9 ottobre 2024
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Ha centrato il bersaglio il ricorso presentato dalla società Tiratori del Gaggio. In una recente sentenza, il Tribunale federale lo ha accolto. La causa viene pertanto rinviata al Tribunale amministrativo cantonale (Tram), affinché il risanamento del poligono Cureglia–Origlio sia esaminato sulla base di una valutazione aggiornata delle emissioni foniche dell’impianto. I giudici di Mon Répos hanno ritenuto insufficiente l’accertamento sul rumore risalente al 1997 e hanno stabilito che la Corte cantonale non aveva appurato in modo chiaro e affidabile se e in quale misura i valori limite di esposizione al rumore siano attualmente superati allo stand di tiro.

Dalle prime verifiche al risanamento

La sentenza del Tribunale federale dovrebbe mettere la parola fine a una contesa che dura da decenni. La vicenda prende avvio addirittura dai primi accertamenti sulle immissioni foniche del poligono dì tiro effettuate nel 1986 e nel 1988, poi aggiornate tra il 1993 e il 1994. Dopodiché l’attività di tiro è stata ridotta. Le successive verifiche del 1997, dalle quali è emerso che in alcune località i valori accertati erano superiori ai limiti normativi, hanno indotto il Dipartimento del territorio a imporre alla società il risanamento del poligono il 18 novembre 1998. La decisione è stata impugnata dai Tiratori del Gaggio, da alcuni abitanti nel comparto e dal Comune di Origlio con separati ricorsi al Consiglio di Stato. Nel gennaio 2003, il governo cantonale ha parzialmente accolto il ricorso della società, respingendo quelli del Comune e dei residenti, ma ha confermato l’obbligo di posare i tunnel fonoassorbenti. Il Comune di Origlio, però, alla fine dello stesso mese di gennaio, ha contestato quanto stabilito dall’allora Consiglio di Stato e ha presentato ricorso al Tram.

Procedura sospesa per 18 anni

Poi, che succede? Trascorrono altri 18 anni durante il quali non capita nulla. O quasi. La popolazione ticinese boccia il primo progetto di poligono cantonale al Ceneri. Siamo nel giugno del 2008. Dopo dieci anni, nel dicembre 2018, il Gran Consiglio accorda il credito di 6,54 milioni di franchi, per la nuova progettazione. Poi, parte il concorso e, nell’aprile di tre anni fa, ‘Fuoco e centro’ se lo aggiudica per il progetto del Centro polifunzionale d’istruzione e tiro (Cpit) nel Comune di Monteceneri. Tuttavia, la messa in funzione ritarda e, invece del 2027, dovrebbe slittare al 2029. Il messaggio del Consiglio di Stato è previsto per l’anno prossimo. Nel frattempo, la vertenza sul poligono di Cureglia–Origlio viene sospesa. La riattiva il Comune di Origlio nell’ottobre del 2021, visto che i tempi si allungano per la struttura cantonale, che è stata immaginata proprio per trasferirvi le attività degli stand locali come quello di Cureglia-Origlio ed è stata progettata interrata per limitare disagi e dalle conseguenti polemiche. Dopo aver nuovamente sentito le parti, nell’agosto 2023, il Tram accoglie parzialmente il ricorso del Comune, annulla la decisione governativa del 2003 e la riforma ordinando ai Tiratori del Gaggio di limitare l’attività. La Corte cantonale, inoltre, precisa che qualora il nuovo poligono di tiro del Monte Ceneri, destinato a sostituire tra altri anche quello di Cureglia–Origlio, non dovesse entrare in funzione entro il 31 dicembre 2027, le autorità competenti dovranno riesaminare la situazione.

Non basta il rapporto d’impatto acustico

La società impugna la sentenza con un ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale, chiedendo in via principale di annullarla e di rinviare la causa alla Corte cantonale, affinché statuisca nuovamente dopo avere completato l’istruttoria. La società di tiro, tra l’altro, contesta l’accertamento inesatto dei fatti, invoca la violazione del diritto di essere sentita e l’abuso del potere di apprezzamento. I Tiratori del Gaggio ritengono ingiustificata la limitazione degli esercizi facoltativi e dei corsi di tiro e non condividono la drastica riduzione dell’attività imposta dal gennaio di quest’anno (da 19 a 9,5 mezze giornate di tiro) sulla base di accertamenti sull’inquinamento fonico effettuati alla fine del millennio passato. Un argomento, questo, che raccoglie l’adesione del Consiglio di Stato e della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni e che fa breccia anche a Losanna. Non basta il rapporto d’impatto acustico effettuato tra il novembre 2014 e l’aprile dell’anno successivo, anche perché il documento è solo “di massima” ed è stato allestito proprio per fare il punto sulla situazione fonica relativa ai dati di tiro degli anni 2012 e 2013, ma si fonda sui rilevamenti effettuati nel dicembre 1997. Un documento che non tiene conto della posa dei tunnel fonoassorbenti, la cui efficacia dipende dal tipo di arma usata. Tanto che, il Tribunale federale considera l’accertamento manifestamente in contrasto con la situazione di fatto e pertanto arbitrario.

Infine, due parole sulla Società Tiratori del Gaggio, che è comproprietaria del fondo particella numero 565 di Origlio, su cui sorge la casa del tiratore, ed è proprietaria unica della particella numero 588 di Cureglia, su cui sono ubicati i bersagli per il tiro a 300 metri. I fondi sono attribuiti alle zone per attrezzature ed edifici pubblici di entrambi i Comuni. Al poligono di tiro è assegnato un comprensorio di dieci Comuni per il tiro fuori servizio nell’interesse della difesa nazionale.

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