Respinto il ricorso del Comune sulla decisione del Consiglio di Stato, che ritiene ingiustificata la limitazione del traffico durante le ore di punta
I pendolari continueranno a transitare liberamente da via Ciusaretta, ossia dal nucleo di Muzzano. Il Tribunale cantonale amministrativo (Tram) ha infatti recentemente respinto un ricorso del Municipio, pendente da quattro anni e mezzo, su una questione che nel comune preoccupa e scalda gli animi da almeno due decenni. «Peccato, speravamo in un altro esito – osserva la sindaca Verena Hochstrasser –. Ora siamo punto e a capo».
La vicenda è velocemente riassumibile. La strada che attraversa il centro storico del comune collinare rappresenta una scorciatoia che in relativamente poco tempo permette di raggiungere la Piodella, e quindi il Malcantone, dall’uscita autostradale di Lugano Nord via Breganzona. E viceversa. Oro colato per i pendolari, frontalieri e non, che negli anni hanno iniziato a utilizzare questa strada sempre più spesso. Portando all’esasperazione una parte consistente dei circa 800 abitanti. Auto, moto e persino camion, affollano la stretta via – che in alcuni punti è larga solo tre metri e mezzo – in particolare durante gli orari di punta, rappresentando un pericolo soprattutto per i pedoni, in quanto la strada comunale in questione è priva di marciapiede. Con le scuole comunali a poca distanza dal crocevia.
Una situazione che nel 2021 ha portato anche a una raccolta firme, sostenuta da tutti i partiti rappresentati in Consiglio comunale (Cc). E proprio un’altra petizione popolare, nel 2009, postulava una riduzione del traffico nel nucleo. Nel mentre, si sono mosse anche le autorità comunali, chiedendo dapprima una moderazione del traffico unicamente per i veicoli pesanti. Invano: il Consiglio di Stato (CdS) prima, il Tram poi, non hanno dato seguito all’istanza. Un lustro fa il Comune ci riprova, proponendo al Cantone una fase di prova di un limite di traffico light. «Chiedevamo di testare un divieto alternato generale nelle due direzioni tra le 7 e le 9 e tra le 16 e le 19, permettendo la circolazione solo in una corsia». Una sperimentazione che la Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio ha respinto, portando il Comune a rivolgersi al Tram. Che si è allineato al Cantone. «Purtroppo neanche il Tram vede la necessità di limitare il traffico, dato che la via Ciusaretta è considerata una strada di terzo anello attorno alla città, quindi importante. Pertanto il traffico veicolare non può essere limitato – spiega Hochstrasser –. Volendo avremmo potuto continuare l’iter ricorsuale rivolgendoci al Tribunale federale, però con queste motivazioni probabilmente avrebbero respinto il ricorso anche loro. Dobbiamo trovare un’alternativa».
Una prima soluzione, a portata di mano, potrebbe essere il vecchio progetto di riqualifica del nucleo, rimasto fermo per diversi anni sia per via di alcuni ricorsi, sia perché il Municipio l’ha rivisto diverse volte. Si prevede il rifacimento di sottostrutture e di sovrastrutture, della pavimentazione – pregiata nelle vie più centrali –, e l’introduzione di limiti di velocità. «Proprio per questi ultimi motivi, la nostra volontà ora è di riprenderlo in mano e di portarlo avanti in tempi celeri. Se Cantone e Cc lo accoglieranno, il progetto prevederebbe di introdurre il limite di 30 chilometri all’ora nelle strade di accesso al nucleo, e di 20 all’ora, ovvero zone d’incontro nelle quali i pedoni hanno la precedenza, nel nucleo stesso». L’investimento previsto è tra i 6 e gli 8 milioni di franchi, mentre le tempistiche sono ancora incerte: «Ci piacerebbe riuscire a portare il messaggio in Cc già entro la fine dell’anno, ma è probabile che slitti nel 2025. Si tratterebbe di lavori da realizzare a tappe, cominciando dalle vie di accesso al nucleo».
La limitazione della velocità, una volta in vigore, potrà aiutare sul fronte della sicurezza. Ma, vista anche la recente sentenza del Tram, il problema del traffico parassitario a quanto pare continuerà ad attanagliare Muzzano. «Bisognerà lavorare di fantasia per arrivare a una soluzione, in concerto con il Cantone. Non sarà facile trovare qualcosa che vada bene a tutti».