Il sindacato Unia scrive alla consigliera federale Amherd denunciando un conflitto d’interessi fra il direttore e la responsabile delle risorse umane
Una conferenza stampa e una lettera alla consigliera federale Viola Amherd (capo del Dipartimento federale difesa, protezione della popolazione e sport) per denunciare una gestione ritenuta problematica del sito Ruag di Lodrino, dove l’azienda controllata dalla Confederazione fa manutenzione di velivoli, soprattutto PC-7 e PC-6 dell’Esercito. È quanto fatto oggi dal sindacato Unia (settore industria metalmeccanica). Vincenzo Cicero (responsabile settore industria Ticino e Moesa di Unia) e il collega Matteo Poretti evidenziano che fra la novantina di dipendenti «c’è un malcontento generalizzato» per quello che viene ritenuto, nella lettera inviata a Berna, un “grave caso di conflitto d’interessi” e di “potenziale abuso della compliance aziendale”. Lettera spedita, è stato specificato stamane ai media convocati, «perché i vertici nazionali del gruppo Ruag si sono rifiutati di rispondere alle nostre sollecitazioni di chiarimenti».
Il problema sarebbe da ricondurre alla relazione extra-professionale che unisce il direttore dello stabilimento e la responsabile delle risorse umane, compagni nella vita. “Queste due figure centrali della Ruag di Lodrino convivono da tempo e hanno dei figli”, scrive Unia alla consigliera federale: “Quanto basta a generare forti dubbi sulla legittimità della situazione a Lodrino, perché il palese conflitto d'interesse non garantisce più l'imparzialità dei ruoli dirigenti e la divisione delle competenze, generando derive pericolose in materia di rispetto dell'equità, della parità di trattamento e della privacy dei dipendenti”. Andando al nocciolo della questione, secondo il sindacato tale conflitto rischia di compromettere l'integrità delle maestranze e gli interessi generali dell'azienda: “Il rapporto di convivenza non garantisce il rispetto dell'obiettività nell'assunzione di decisioni aziendali generali, in particolare nella gestione del personale”.
A Lodrino, prosegue la missiva inviata a Berna, “diversi dipendenti evitano d'interfacciarsi con la manager delle risorse umane, non più garante imparziale. In questo senso si sono verificate anche delle partenze volontarie di lavoratori qualificati. Peggio ancora, sono avvenuti alcuni licenziamenti che difficilmente si spiegano con ragioni oggettive o produttive”. Uno, in particolare, sarebbe stato condotto dai due dirigenti “con procedure dubbie, non rispettose del regolamento interno a Ruag e del Contratto collettivo di lavoro del settore metalmeccanico”. Un metodo, ha detto Poretti in conferenza stampa, indegno: «Il collaboratore è stato prelevato dalla sua postazione e interrogato dai due dirigenti che lo hanno incolpato di atti rivelatisi poi infondati. A quel punto hanno invocato una generica rottura del rapporto di fiducia, licenziando il dipendente perché non ha voluto firmare un protocollo». Da qui la contestazione, in sede giudiziaria, del «licenziamento abusivo, messo in atto di comune accordo dai due dirigenti». In altri casi, disfunzioni gestionali «sono state denunciate dal personale, rimanendo però lettera morta».
Sempre nella lettera il sindacato aggiunge di aver cercato, negli scorsi mesi, un dialogo con la direzione di Lodrino per cercare di risolvere il licenziamento, “ma abbiamo trovato solo un muro. II messaggio è chiaro: si vuole la testa del lavoratore, a prescindere da qualsiasi altra considerazione”. Ritenendo inaccettabile continuare a tollerare questa situazione “malsana”, Unia sollecita la consigliera federale affinché intervenga. Perciò la invita a visitare la filiale di Lodrino: “Un incontro potrebbe tranquillizzare le maestranze e il sindacato, sbloccando una situazione che, qualora proseguisse come fatto finora, rischia fortemente di degenerare”.
Contattato telefonicamente dalla redazione, il direttore di Ruag Lodrino spiega di non potersi esprimere, perché la competenza è dei vertici del gruppo a livello nazionale, il cui servizio informazione è oggi chiuso fino a dopo Pasqua. Una presa di posizione potrebbe quindi forse giungere settimana prossima.