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Funivia Fusio-Ambrì, un’opportunità per le nuove generazioni

15 marzo 2024
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Una funivia con lo scopo di unire due valli montane di per sé uguali ma ognuna con le sue particolarità; la nostra valle lunga 45 chilometri dal centro urbano e senza sbocco (tra le più lunghe in Europa), mentre la Leventina, posizionata sull’asse nord-sud più importante d’Europa. Già solo questo aspetto mi fa allargare l’orizzonte perché essendo nato e cresciuto a Fusio, abitandovi 365 giorni all’anno, dove ho insediato la mia famiglia e continuato il lavoro di agricoltore dei miei antenati, posso senz’altro confermare la difficoltà di vivere in una zona periferica senza sbocco a nord e distante dalle zone più popolate.

Un collegamento, questo, che non servirà unicamente al turismo ma anche a noi residenti vallerani, portando delle opportunità di sviluppo senza precedenti in diversi settori. Penso al settore primario (quello da me più conosciuto), con possibilità di accedere ad altri mercati, maggiori scambi professionali, visioni di nuove realtà ma anche nel settore secondario e terziario, la vicinanza al centro della Svizzera potrà sicuramente rinforzare le attività di scambio. Non da ultimo porterà beneficio anche ai proprietari di case secondarie, le quali potrebbero essere raggiunte con maggior facilità e anche grazie alla possibilità del telelavoro sempre più in voga negli ultimi anni, le persone potrebbero soggiornare con più regolarità e in periodi più lunghi portando un notevole impatto economico positivo alla regione.

Sicuramente porterà un aumento di ospiti, questo è innegabile, lo vedo però in un turismo dolce, al passo con i tempi. Le infrastrutture in valle per accoglierlo non mancano e sicuramente nuove opere ricettive sorgeranno in un contesto nuovo con più affluenza e con maggiori opportunità, certo, starà poi anche a iniziative private la lungimiranza di creare nuove opere.

Spero proprio che non ci si opponga all’unica possibilità di rilanciare una valle che non ha bisogno di negatività, ma di unità e lungimiranza. Mi auguro veramente che il Cantone sappia ascoltare la nostra voce, di una Valle che ha dato tanto in termini di produzione energetica. Nella nostra realtà non vi è sicuramente la colonna di nuovi investitori, ma quando si presenta un’opportunità di questo calibro, l’unica opzione valida è coglierla al volo, cercando di trarne i migliori benefici possibili per il bene dell’intera comunità.

Dovendo scegliere tra le due opzioni (teleferica oppure lo status-quo), scelgo indubbiamente la prima, per dare una speranza alla nostra valle, ai nostri giovani, a tutta la nostra popolazione.