Dopo Alfier e Pedretti in procura, oltre al caos su Alvaro Camponovo c'è scontento anche per il nome in casa Ps e per il posto di giudice supplente
La procedura di nomina per la sostituzione delle procuratrici pubbliche Marisa Alfier e Pamela Pedretti si sta facendo sempre più scivolosa, e questa volta – dopo il possibile conflitto d'interessi che coinvolge il candidato in quota Lega Alvaro Camponovo, uno dei due nomi proposti dalla commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ all'autorità di nomina, vale a dire il Gran Consiglio – lo slittamento porta a sinistra. Per la precisione, in casa socialista.
Già, perché per il posto che lascerà vacante Alfier il ‘Manuale Cencelli’ ha previsto che la sostituzione avvenga nella stessa area, quella Ps. E alcuni mal di pancia nel Partito socialista mostrano che non tutto è andato liscio nemmeno per quanto concerne la scelta dell'altro nome del quale il rapporto commissionale suggerisce al parlamento la nomina dopo aver ricevuto il parere della Commissione di esperti indipendenti: quello di Luca Losa.
Losa, lo ricordiamo, è classe 1990 e dopo aver ottenuto Bachelor e Master all'Università di Losanna ha conseguito il brevetto di avvocato. Tra 2018 e 2019 è stato segretario assessore presso la Pretura di Blenio, poi in quella di Locarno Città. Dal novembre 2019 è segretario giudiziario presso il Ministero pubblico a Lugano, per i primi tre anni si è occupato, collaborando con il procuratore Pablo Fäh, di inchieste sui reati polizia (tutti i reati che non sono di natura finanziaria), mentre dal 2022 è nella colonna che persegue gli illeciti finanziari con il pp Claudio Luraschi.
Ebbene, mal di pancia in casa socialista, si diceva. Sì, perché quanto emerso per Camponovo e i rapporti tra la società del padre, la Hospita Suisse Anesthesia Care Sa, e la vicecapogruppo della Lega Sabrina Aldi, che ne è direttrice amministrativa, con lo stesso Camponovo che dopo una militanza nei Verdi liberali diventa leghista, non è l'unico controcanto rispetto alle proposte di nomina.
Per capire i motivi del malcontento che serpeggia in alcuni esponenti socialisti bisogna partire proprio dal Ps e dalla Commissione interna di valutazione dei candidati in quota socialisti. Che erano Luca Losa, Luca Guastalla e Gabriele Monopoli. La Commissione era composta dalla giudice supplente del Tribunale federale Federica De Rossa, l'avvocato Claudio Cereghetti e il procuratore pubblico Andrea Gianini. La decisione di questa commissione, va da sé, ha inciso non poco sull'orientamento che poi il Ps ha tenuto in seno alla commissione ‘Giustizia e diritti’ per decidere della propria poltrona.
Luca Losa è figlio di Edy Losa, che è vicedirettore e responsabile produzione energia dell'Azienda elettrica ticinese. Società nella quale l'avvocato Claudio Cereghetti di cui sopra ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio di amministrazione. Federica De Rossa, prima di diventare giudice supplente federale, ha condiviso lo studio legale di Claudio Cereghetti. Andrea Gianini è un pp che si occupa di reati finanziari, colonna dal 2022 di cui fa parte Losa in qualità di segretario giudiziario, mentre Luca Guastalla si occupa di reati di polizia nella sede distaccata di Bellinzona. Per i ‘malpancisti’ interni o vicini al Ps, la vicinanza tra Gianini e Losa è data sia geograficamente, sia a livello di reati perseguiti, sia per stretta conoscenza.
Il risultato? La proposta di Luca Losa. Anche qui, come nel caso di Camponovo, niente di illegale e ogni partito segue le proprie procedure. Qualche dubbio sull'opportunità, però, si solleva pure per quanto concerne la procedura di nomina in oggetto. Tanto più che la commissione interna viene definita addirittura in una situazione di palese parzialità, con un risultato che non è credibile.
Meglio sarebbe stato virare su Guastalla, si sente echeggiare nei corridoi degli scontenti nel Ps. Sia perché ha più anni di esperienza, sia perché lavora da sempre nella sezione dei reati di polizia. Sezione nella quale operano, da molti anni, sia Alfier sia Pedretti. Il timore di qualcuno è che, a fronte della richiesta della direzione del Ministero pubblico di procedere celermente con le nomine a causa della necessità, la risposta sia inserire nell'organico persone che richiederanno un lungo periodo di affiancamento e adattamento.
Finito? Neanche per idea. Perché per gli stessi motivi in casa Ps qualcuno dubita della proposta di Chiara Ferroni per il posto di giudice supplente del Tribunale d'appello, per la precisione del Tribunale penale cantonale, lasciato vacante dall’avvocato ed ex deputato del Centro Carlo Luigi Caimi. Anche qui qualcosa non parrebbe aver funzionato: la domanda di fondo è come mai una giurista formatasi in Italia e diventata avvocata nell'estate 2022 sia stata preferita dalla commissione ‘Giustizia e diritti’, che ne propone l’elezione al plenum del parlamento, ad altre candidature come quella di una procuratrice federale, Elisabetta Tizzoni, o di un ex giudice della Corte d’appello del Tribunale penale federale, Claudia Solcà. Nella lista degli aspiranti giudici a latere anche Andrea Del Fante, oggi avvocato e giudice istruttore del Tribunale penale militare. Pure lui giudicato dalla Commissione di esperti indipendente idoneo a ricoprire la carica.
Compagna del procuratore pubblico Daniele Galliano, in quota Lega, Chiara Ferroni è attualmente cancelliera alla Carp, la Corte di appello e di revisione penale. Suo padre, Roberto, già area Plr, municipale di Manno eletto su una lista civica (Amomanno), è direttore fra l’altro della Flp, la società Ferrovie Luganesi Sa, nel cui consiglio di amministrazione, in rappresentanza del Cantone, siede anche Sabrina Aldi, avvocata e vicecapogruppo della Lega in Gran Consiglio. Con lei nel CdA, sempre in rappresentanza del Cantone, un altro deputato leghista al parlamento cantonale, Andrea Sanvido. Aldi è inoltre seconda vicepresidente della commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ e tra le firme del rapporto che propone l’elezione di Ferroni, c’è anche la sua.
Come c’è nel rapporto al plenum del Gran Consiglio che suggerisce l’elezione di Camponovo. Visto che è direttrice amministrativa della società del padre del candidato, Aldi per motivi di opportunità, non avrebbe fatto meglio ad astenersi? Dopo due anni al Liceo Diocesano di Breganzona Camponovo si sarebbe trasferito in un altro istituto privato, il Fogazzaro di Lugano, che organizza le sessioni d’esame per il conseguimento della maturità italiana a Como e a Napoli. Ed è a Napoli che avrebbe ottenuto la maturità. Poi il bachelor in diritto nel 2015 e il master due anni dopo all'Università di Losanna. Ottiene il brevetto di avvocato in Ticino nel 2020. L’anno seguente il Cas in Protezione dei dati. Dall’ottobre 2020 al dicembre 2021 è consulente legale presso le Aziende industriali di Lugano. Diventa segretario giudiziario nel gennaio 2022, attivo nella sezione reati finanziari del Ministero pubblico. Gli esperti lo hanno considerato idoneo per la carica di pp: lo stesso preavviso, del resto, formulato pere degli altri segretari giudiziari in corsa per il posto di procuratore (Losa, come scritto, è l'altro aspirante pp sostenuto dalla ‘Giustizia e diritti’). Tuttavia, dei sette sg, Camponovo è il segretario giudiziario con meno anni di esperienza.
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