La direzione del gruppo discute con i media gli scenari dopo l'annuncio di ricerca acquirenti per le filiali specializzate come Hotelplan e Melectronics
Con la prevista cessione delle filiali di Hotelplan, SportX, Melectronics e Mibelle, in seno al gruppo Migros sono a rischio circa 1'500 posti di lavoro. In occasione di una conferenza stampa Mario Irminger, presidente della direzione generale della Federazione delle Cooperative Migros (Fcm), ha dichiarato di non poter dire "ancora esattamente quali settori saranno interessati" da eventuali tagli.
Ciò dipende soprattutto da chi saranno i futuri acquirenti. Irminger giudica "particolarmente a rischio" i posti di lavoro nell'ambito dei "servizi centrali e della logistica", dato che un potenziale nuovo proprietario porterebbe con sé verosimilmente anche le proprie competenze.
La direzione di Migros ha inoltre sottolineato che i tagli verrebbero effettuati in modo "socialmente sopportabile" sfruttando anche le "fluttuazioni naturali" del personale. Attualmente, all'interno del gruppo si contano circa 1'400 impieghi vacanti.
Migros deciderà sul futuro dei propri negozi specializzati, tra cui Obi e Do it + Garden, entro la metà del 2024. "Esamineremo tutte le opzioni possibili", ha dichiarato oggi senza escludere esplicitamente la ricerca di nuovi proprietari.
Questa mattina il gigante arancione ha annunciato di essere alla ricerca di acquirenti per la sua filiale di viaggi Hotelplan, quella di cosmetici e igiene Mibelle, nonché per Melectronics e SportX, con una conseguente riduzione fino a 1'500 posti di lavoro a tempo pieno in seno al gruppo. La catena di articoli sportivi SportX e quella specializzata in prodotti elettronici Melectronics verranno ceduti definitivamente.
I negozi hanno subito una forte pressione sul mercato a causa del mutamento nelle abitudini dei consumatori, ha spiegato Irminger. La pandemia di coronavirus ha poi ulteriormente accentuato le difficoltà e l'attività online non ha potuto compensare le perdite. Si è quindi giunti alla conclusione di cercare nuovi proprietari per le divisioni. Il presidente della direzione generale della Fmc ha sottolineato che per il momento il processo di vendita non dovrebbe ripercuotersi sui dipendenti, clienti e partner.
Irminger ha inoltre annunciato che saranno apportate nuove modifiche per quanto concerne la gestione dei negozi specializzati. In futuro il gigante arancione punta a un modello più diretto, ad esempio sotto l'egida di un'unica cooperativa. A titolo di paragone è stata citata la filiale tedesca Tegut, società in mano alla cooperativa Migros di Zurigo.
Il presidente della direzione generale della Fcm ha ribadito che la riorganizzazione del gruppo annunciata oggi consiste in un'eccezione e non in una regola. "Non stiamo applicando la tattica del salame", ha sottolineato.
Ad eccezione della revisione che colpisce i negozi specializzati sopraccitati, non sono previste altre cessioni importanti. Questo vale anche per le aziende che fanno capo a Migros Industrie, ha dichiarato Matthias Wunderlin, responsabile del comparto del gruppo che include tra l'altro Micarna, Delica ed Elsa Group.
Tuttavia, Wunderlin non ha voluto escludere la possibilità di apportare modifiche ad alcune aree all'interno dell'industria, anche se di portata decisamente minore rispetto a quanto previsto con la vendita della filiale Mibelle.
In un comunicato stampa, il sindacato Unia ha mosso aspre critiche per quanto concerne i tagli occupazionali previsti dal gigante del commercio al dettaglio. Allo stesso tempo, ha invitato Migros a fare tutto il possibile per evitare i licenziamenti.
Unia ha inoltre denunciato la poca disponibilità al dialogo da parte dei vertici di Migros negli ultimi mesi e li invita a riprendere i colloqui nell'interesse dei suoi dipendenti.