All'orizzonte una collaborazione più stretta tra i due enti nella gestione di questa figura dell'Amministrazione, ma non solo. Ecco le nuove sinergie
Un segretario comunale che va, uno che arriva e gli subentra. Così da non lasciare l’Amministrazione senza questa figura centrale per la vita del Comune. Fin qui la prassi. Ma a Ronco s/Ascona, per la sostituzione di Roberto Salmina, attuale segretario ormai prossimo alla pensione (giugno 2025), il Municipio ha pensato a una soluzione un tantino diversa. Lo ha fatto guardando verso Brissago, nel nome di una collaborazione intercomunale sempre più stretta e proficua per entrambe le parti, attraverso la figura del ‘segretario condiviso’. Nulla a che vedere con un’imminente aggregazione, sottolinea il sindaco di Ronco, Paolo Senn: «Con la partenza di Salmina, ci siamo dovuti chinare sulla nomina del successore. Purtroppo dalle valutazioni dei candidati, conclusasi a fine settembre, non è emersa la figura idonea. Essendo Ronco un Comune di piccole dimensioni e potendo contare, la Cancelleria, su diversi collaboratori, ci siamo chiesti perché, invece di riaprire il concorso, non proporre ai vicini di Brissago, che dispongono di un’Amministrazione più grande (con un segretario e un vice), una collaborazione in questo ambito? Si tratta, è bene precisarlo, di una fase di prova, della durata di un anno, nella quale un loro segretario fungerà anche da segretario a Ronco s/Ascona. Poi tireremo le dovute conclusioni e valuteremo se continuare così, oppure aprire un concorso e trovare la persona indicata per questa carica in maniera indipendente».
Una sinergia che non è certo una novità a livello di Amministrazioni, dal momento che i due enti che si affacciano sul Verbano già portano avanti, da diversi anni, intese e collaborazioni nei più svariati ambiti: «Dopo la bocciatura del progetto aggregativo nel 2012 (Sponda sinistra della Maggia e Sponda destra, ndr) gli allora esecutivi si erano impegnati a stringere migliori collaborazioni. Cosa che avviene, puntualmente, ad esempio a livello di gestione della Casa Anziani San Giorgio, con la squadra operai, con l’istituto scolastico, in futuro con le aziende idriche e dei porti e via dicendo. Esperienze di condivisione di servizi che sono virtuose: non hanno infatti prodotto inefficienze. Anzi, al contrario, portano solo ottimi risultati. Ora, forti anche di un’analisi interna dell’organizzazione del Comune affidata a persone competenti, puntiamo a sfruttare questa perfetta cooperazione il cui obiettivo rimane l’ottimizzazione dei costi e delle risorse della macchina burocratica e amministrativa. Non è, ripeto, un’aggregazione. Se questa operazione darà buoni frutti, per le casse dei due enti sarà possibile, a breve termine, anche un certo risparmio finanziario. Discuteremo in ogni caso con la Commissione della gestione la proposta (spiegando le modifiche e i contenuti, come il numero di ore lavorative da svolgere, l’organigramma e la ripartizione dei costi), prima di sottoporla al Consiglio comunale. Poi, se verrà accolta l’idea, partiremo con l’iter, per introdurre il cambiamento a decorrere da maggio. Superfluo aggiungere che questa soluzione condivisa gode ovviamente dell’accordo dei vicini brissaghesi, coinvolti sin da subito nel discorso».
Nello scenario operativo prospettato dai due esecutivi, i dipendenti nominati o incaricati in modo stabile nei rispettivi enti pubblici manterranno il loro impiego, le percentuali lavorative e i salari.