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Verzasca, ipotesi cabinovia per aggirare il problema traffico

Una singolare mozione trasmessa al Municipio suggerisce di creare un collegamento via fune alternativo alla strada, tra il Piano e la diga

(La diga attrae migliaia di turisti ogni anno, generando anche parecchio traffico)
27 dicembre 2023
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Quanto sia meta ambita il territorio della Valle Verzasca, specialmente nei mesi di alta stagione turistica, è cosa risaputa. Così come lo è il problema viario che, puntualmente, anno dopo anno si ripresenta, con tutti i disagi del caso per chi abita e vive nel comprensorio. La (sola) strada che conduce in Valle, infatti, in determinati momenti della giornata non riesce a smaltire l’intenso viavai di visitatori (soprattutto di giornata), i posteggi sono in numero limitato e i rallentamenti all’ordine del giorno. Fin qui non scopriamo l’acqua calda. Ma c’è chi, come i firmatari di una recente mozione al Municipio di Verzasca (i consiglieri comunali Igor Canepa, Davide Vosti e Jonathan Scolari, del Gruppo Verzasca 2020), ha pensato a una soluzione alternativa davvero originale. La costruzione di un collegamento via fune tra il Piano e l’entrata della Valle.

“La popolarità di cui ha goduto il territorio vallerano negli ultimi anni ha mostrato gli evidenti limiti dell’infrastruttura di collegamento stradale che fatica ad assorbire il volume di traffico venuto a crearsi. Questo altresì diminuisce in maniera drastica la qualità dell’esperienza dei visitatori e dei turisti, che si trovano a dover subire rumori, difficoltà nella ricerca di parcheggi e percorsi allungati a causa dell’elevata affluenza di vetture in Valle.

Disagi e qualità della vita da ritrovare per gli abitanti della Valle

A lungo termine questo comporta una riduzione della qualità di vita per i residenti nei pressi delle strade e l’esperienza negativa può in molti casi impedire un ritorno per un’ ulteriore visita / vacanza” – osservano, a mo’ di introduzione, gli interessati, a detta dei quali – “manca un’alternativa di collegamento valida nell’ipotesi che la strada cantonale venga bloccata a causa di un incidente con incendio in una delle gallerie tra Vogorno e Gordola, rispettivamente da un qualche evento naturale, come lo è stato fortunatamente solo per poche ore quello occorso a San Bartolomeo qualche anno fa. Altro aspetto da non trascurare, il fatto che il Comune di Mergoscia non sia collegato con il resto della Valle Verzasca, mentre la frazione di Corippo necessiterebbe di ulteriori parcheggi per accogliere gli ospiti dell’albergo diffuso, rispettivamente dei residenti primari e secondari”.

Non inquina, non impatta ed è attrattivo

Siccome la parte più importante del flusso di turisti di giornata (e pertanto del traffico su strada) si riversa nelle zone della diga e di Lavertezzo, gli scriventi mozionanti ritengono “opportuno valutare lo studio di un sistema di collegamento alternativo da e per la Valle, che consenta di ridurre il numero di auto sulla cantonale, che permetta un esercizio flessibile ed economico in base ad affluenza e altre limitazioni, ad esempio di tipo sanitario, che permetta il trasporto di attrezzatura sportiva senza troppe difficoltà; non da ultimo che sia silenzioso e con minimo impatto paesaggistico, garantendo alcuni posti di lavoro a tempo pieno”. Tutto questo si traduce in una teleferica, che potrà diventare al tempo stesso attrazione turistica e modello da copiare in realtà confrontate con problemi analoghi. “La sua operatività potrebbe essere estesa in maniera automatizzata sull’arco delle 24 ore (vari esempi in Ticino e nei Grigioni), rendendo il concetto estremamente interessante per tutti i residenti attivi anche in lavori a turni o per gli studenti. In Ticino questo mezzo di trasporto è ben conosciuto e, dati i suoi indubbi vantaggi, è appena stato approvato il credito per la progettazione di una teleferica di collegamento tra l’alta Vallemaggia e la Leventina”.

Piccole cabine da 6-8 posti con diverse varianti di tracciato

Dopo aver svolto alcune valutazioni preliminari, i mozionanti ritengono che “esiste un effettivo potenziale che permette di collegare il Piano e la Valle con un mezzo di trasporto di questo tipo. L’idea sarebbe di far capo a cabine multiple e relativamente piccole (6-8 posti). Quanto al tracciato, realizzabile a fasi, potrebbe essere sviluppato su diverse varianti: Tenero (stazione di partenza ad esempio all’altezza dell’ex centrale elettrica) - Gordola - Contra; Contra - Diga; Diga - Mergoscia; Mergoscia - Eliporto Vogorno / San Bartolomeo. O, ancora: San Bartolomeo - Corippo (eventualmente realizzabile come ramo a sé stante); infine il tratto Corippo - Lavertezzo Posse. La realizzazione di stazioni in capo a ognuna delle tratte contemplate permetterà di salire / scendere e dunque adattare il percorso di pressoché ogni singolo utente.

Un’opera di questa importanza dovrebbe, a detta dei tre consiglieri, “rientrare nella rete del trasporto pubblico, in quanto a lungo termine permetterebbe sicuramente di ridurre i costi aumentando nel contempo l’efficacia. Il completamento dell’opera sarebbe rappresentato da un’adeguata connessione alla stazione ferroviaria di Tenero. Per la realizzazione dei necessari studi di fattibilità e la ricerca dei finanziamenti necessari, sul territorio sono presenti enti pubblici, parapubblici e privati (Associazione dei Comuni Valle Verzasca e Piano, Fondazione Verzasca, Fondazione Corippo, Fondazione Agire e i Patriziati) con i quali concentrare e coordinare le forze per sviluppare un progetto lungimirante e all’avanguardia, a vantaggio di tutti i residenti e per una migliore sostenibilità del turismo.

Al Municipio, in collaborazione con gli altri enti pubblici interessati geograficamente e coinvolgendo gli enti cantonali e federali preposti, viene dunque chiesto attraverso questa mozione di avviare uno studio di fattibilità per un collegamento alternativo alla strada.