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Ettore Vismara non molla il ‘suo’ Paradiso

Il sindaco si ricandida, nonostante qualche recente polemica, cui risponde punto su punto

(Ti-press)
16 dicembre 2023
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Ettore Vismara, sindaco liberale del comune di Paradiso, sarà nuovamente in corsa alle prossime elezioni comunali, nell’aprile 2024. I precedenti, incluse le ‘tacite’ del 2021, fanno immaginare una facile rielezione. Regno lungo e praticamente incontrastato il suo, iniziato letteralmente nel secolo scorso e che, se venisse rieletto, si svilupperebbe su un arco di 32 anni. Non un record ma un bel pezzo di vita, per Vismara e per Paradiso, immuni entrambi alle suggestioni aggregative della vicina Lugano.

Essendoci pochi dubbi sul consenso elettorale, un punto di domanda potrebbe riguardare la motivazione, dopo tanti anni in sella. Domanda che giriamo al diretto interessato. «Paradiso è un bel Comune, funziona bene, ho sempre fatto ottime votazioni e per il momento sono ancora in forma. C’è tanta carne al fuoco e credo che sia importante dare quest’ultimo colpo... di pala» ci risponde Vismara.

Quei giardini a lago, che non tutti apprezzano

Il luogo dove ‘spalare’, aggiunge, si trova soprattutto in riva al Ceresio. «Sul lungolago abbiamo questo importante progetto globale di riqualificazione. Siamo partiti con il primo giardino, quello che va dal Palazzo Mantegazza all’Eden, ora stiamo portando a termine altri tre giardini nel comparto fra il Du Lac e il Conca d’Oro. Abbiamo purtroppo un’opposizione per il giardino davanti al Faro (il ristorante ndr) ma penso che arriveremo a compimento per tutto il progetto». Ecco, proprio uno di questi interventi sta facendo discutere, con tanto di raccolta delle firme: lo spostamento della fontana dell'Acquaiola con la creazione di un manufatto per le manifestazioni che andrebbe a ostruire la vista. «Ha creato qualche malumore, ma sarebbe un intervento molto importante per collegare quella piazza con la piattaforma nella zona del Du Lac e per creare un primo passaggio della passerella sul lago», ribatte Vismara, che qualche giorno fa aveva già difeso l’intervento in questione. Va detto che dal progetto originale del manufatto è stato eliminato il muro, resterebbe quindi la sola tettoia per le manifestazioni.

Cose che succedono, a Paradiso: ampio consenso politico ma poi, ecco la vampata di dissenso, la petizione, il ricorso. «A Paradiso qualche persona un po’ scettica ‘capita’, è stata lanciata una petizione online, ma sono abbastanza fiducioso, parleremo anche con questi oppositori e vedremo di trovare delle soluzioni. Spero che non si vada a bloccare la riqualifica del lungolago, che va vista nel suo complesso, coi giardini, la passerella, la piattaforma, i gradoni a lago, il nuovo porto, l’autosilo per togliere i posteggi dalla strada, e farci passare la famosa ciclopista per Melide». A proposito della ciclopista: sembra che abbia ancora dei bastoni in mezzo alle ruote. «La Commissione ha presentato il suo progetto finale, poi c’è stata una richiesta di allargamento della pista, speriamo che non vada ad arenarsi contro le difficoltà economiche del Cantone».

Manhattan in miniatura?

Guardando oltre la riva lago, una critica che talvolta viene mossa al Comune di Paradiso è quella di essersi venduto all’economia, ai palazzoni sempre più alti in pieno centro paese, guadagnando in gettito fiscale ma perdendo l’identità. La Paradiso di una volta, quella degli alberghi, degli anni ruggenti, non c’è più. Cosa risponde il sindaco Vismara a questi appunti? «Sicuramente non abbiamo venduto Paradiso. Si è trasformata e adattata ai tempi, anche lo sviluppo di oggi in fin dei conti risale alle varianti di Piano regolatore degli anni 2000. Abbiamo un piccolo territorio, così ci sono costruzioni che vanno anche un po’ in altezza, però abbiamo creato degli spazi nuovi, degli attraversamenti orizzontali e verticali, abbiamo recentemente acquistato un’area verde di oltre 20mila metri. Si è concentrata l’edificazione nel centro paese, certo, abbiamo perso qualche bell’edificio. Mi viene in mente l’hotel Meister per esempio che era bellissimo ma, a detta di chi lo comprò e prese in mano l’operazione, purtroppo dal profilo costruttivo era ormai impossibile da salvaguardare. Mi è spiaciuto, in compenso è arrivato il Novotel, che è un albergo, diverso, forse più adatto ai nostri tempi. Insomma, Paradiso non è una Manhattan ma nella regione del Luganese si distingue per le sue peculiarità. E poi il verde è sempre presente anche nel contesto urbano, ci sono vasi di fiori dappertutto. Io vivo abbastanza a contatto con la gente, non è per vantarmi, ma i pareri favorevoli sono la maggioranza. Leggendo i giornali, sembra che in alcuni comuni ogni Consiglio comunale sia una battaglia... Queste cose a Paradiso per fortuna non esistono, ci sono stati dei conflitti ma alla fine si trova sempre l’accordo».

Dipendenti e contribuenti

Negli ultimi anni è emerso anche un conflitto sindacale con tanto di sciopero riguardante il carovita dei dipendenti e non solo. Ci si chiede come sia possibile in un comune ricco come Paradiso. «Come sappiamo il procuratore ha emesso tre decreti d’accusa contro sindacalisti dell’Unia e questo vuole pure dir qualcosa. Loro li hanno impugnati, deciderà il giudice così come il Consiglio di Stato deciderà sui ricorsi per il carovita. Se caso, se emergesse che sbagliamo qualcosa, non esiteremmo ad adeguarci. Ma, per dire, abbiamo appena fatto la cena al De la Paix e c’erano 180 dipendenti presenti, non mi sembrano pochi».

Infine, uno sguardo al medio termine. «Quello che mi fa paura, è quello che sta arrivando da Bellinzona con la riforma fiscale. Secondo noi il Cantone, e glie lo scriveremo, facendoci alzare il moltiplicatore comunale d’imposta andrà ad ammazzare qualche gallina dalle uova d’oro. Che se partirà da Paradiso non si sposterà ad Airolo, ma se ne andrà dal Ticino e forse dalla Svizzera. Temo che le conseguenze saranno pesanti a danno di tutti, non solo del nostro Comune. Per il resto c’è tanto sole sul nostro territorio e spero per il futuro in un bel tempo stabile» conclude Ettore Vismara.

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