La consigliera comunale Manuela Genetelli (Lega) interpella il Municipio, segnalando che questo disservizio genera ‘una perenne situazione d'ansia’
"Nell'arco di soli due mesi in tre distinti momenti l'acqua distribuita nelle abitazioni del quartiere di Preonzo è stata giudicata non potabile", ovvero il 28 agosto, il 22 settembre (per cinque giorni) e il 21 ottobre scorsi. Lo fa notare in un'interpellanza la consigliera comunale Manuela Genetelli (Lega dei Ticinesi) che chiede quindi al Municipio di Bellinzona "come mai questi eventi non si manifestavano con una simile frequenza" quando il quartiere era ancora un Comune, ovvero prima dell'aggregazione del 2017. Oggi ci sono "cittadini di serie A e cittadini di serie B?", si chiede Genetelli, precisando che "questo disservizio obbliga le cittadine e i cittadini di Preonzo (in particolare le famiglie con bambini e gli anziani) a ricorrere all'acquisto di acqua in bottiglia e vivere una perenne situazione d'ansia".
Insomma, "la popolazione sa di non poter contare in modo continuato e sicuro su un servizio essenziale e la fiducia della comunità verso le istituzioni ne risente in modo marcato", sottolinea la consigliera comunale leghista nel testo. Inoltre, a livello di costi, "considerato che i contatori non si bloccano al peggiorare della qualità dell'acqua, si sta pagando per un bene primario non conforme e neppure utilizzabile". Ritenedo che "la situazione vada finalmente gestita seriamente con l'obiettivo di trovare una soluzione definitiva al fastidioso problema", Genetelli pone all'esecutivo diverse domande.
In particolare chiede "quali sono i problemi che impediscono un'erogazione continua di acqua potabile", quali interventi sono stati svolti negli anni "dal momento in cui si è presentato per la prima volta il problema della non potabilità dell'acqua", perché questi interventi "non hanno risolto il problema" e se sono stati commessi errori nella gestione. Gestione affidata, a seguito dell'aggregazione, all'Azienda multiservizi Bellinzona. Domanda quindi se Amb intende intervenire, se la problematica non intacchi la sua reputazione e se all'acquedotto di Preonzo vengono effettuati controlli mirati e continui, così come una "corretta manutenzione nel rispetto delle necessità dei tempi". Insomma, "d'ora in poi qualora dovesse piovere ci si dovrà aspettare la solita avaria con conseguente non potabilità?".
A questo proposito ricordiamo che lo scorso maggio Maurizio Barro, responsabile del settore acqua potabile di Amb, aveva spiegato a ‘laRegione’ che i problemi si verificano in particolare in caso di precipitazioni importanti o temporali violenti che ‘sporcano’ il riale dal quale viene captata l'acqua. Acqua che in caso di captazione a riale (come nel caso dell'acquedotto di Preonzo) «necessita di un trattamento maggiore per renderla potabile», aveva affermato. Barro aveva inoltre fatto notare che negli ultimi anni Amb ha investito circa 500mila franchi per rendere l'acquedotto «conforme ai nuovi limiti sulla qualità dell’acqua come ad esempio la torbidità, divenuti nel frattempo più severi». In altre parole in caso di maltempo il trattamento dell’acqua per renderla potabile diventa complicato e, se i parametri non vengono rispettati, può essere dichiarata la non potabilità.
In ogni caso il responsabile del settore acqua potabile di Amb aveva sottolineato che la sicurezza dell'approvvigionamento sarà migliorata con l'allacciamento di Preonzo (ma anche di Moleno e Claro) alla rete di distribuzione idrica di Bellinzona, e più precisamente ai pozzi di Gnosca-Gorduno – il relativo messaggio municipale dovrebbe essere presentato entro la fine di quest'anno –. «Nel caso in cui l’acqua captata dal riale non dovesse essere potabile, si potrebbe attingere da quella di falda dai pozzi», aveva indicato Barro, precisando tuttavia che l’attuale acquedotto di Preonzo (che serve anche Moleno) non sarà dismesso: «In assenza di precipitazioni importanti l’impianto di potabilizzazione funziona in modo corretto e pertanto si continuerà a distribuire l'acqua del riale. Mentre l’approvvigionamento dai pozzi avverrà solo in caso di forti piogge o temporali».