Grigioni

A13, l'aumento del traffico preoccupa pure il governo grigionese

Rispondendo alle domande di Samuele Censi, la consigliera di Stato Carmelia Maissen afferma di attendere ‘con impazienza’ eventuali misure da Berna

(Archivio Ti-Press)
18 ottobre 2023
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“Il governo osserva con preoccupazione il costante aumento del traffico” lungo l'asse dell'A13. Lo ha affermato oggi, 18 ottobre, durante l'ora delle domande nell'ambito della sessione parlamentare la consigliera di Stato grigionese Carmelia Maissen (direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità), rispondendo ai quesiti posti dal granconsigliere Plr, nonché sindaco di Grono, Samuele Censi, secondo cui – come aveva riferito alla regione lo scorso 4 ottobre – è necessario trovare soluzioni per contrastare le sempre più frequenti colonne che paralizzano in particolare la Mesolcina. Maissen ha inoltre precisato che nella prima metà del 2024 il Consiglio federale dovrebbe presentare possibili misure volte a migliorare la viabilità sulle strade nazionali. Misure (di competenza della Confederazione) che il Cantone "attende con impazienza" e che "esaminerà a fondo", prendendo in seguito posizione. Censi, da noi raggiunto, è da parte sua «soddisfatto che il tema sia tornato d’attualità a livello cantonale». Il granconsigliere aggiunge poi di essere consapevole «che si tratta di una problematica federale di stretta attualità» e che «attualmente sono in corso progetti e rapporti affinché si possano poi trovare delle soluzioni concrete».

‘A13 di importanza fondamentale per l'economia e il turismo’

La consigliera di Stato ha inizialmente ricordato che l'A13 svolge "tre funzioni fondamentali" per i Grigioni. Si tratta infatti di un asse "centrale per il traffico che ha origine o destinazione nell'agglomerato di Coira (da Maienfeld a Thusis) nonché nelle regioni Viamala e Moesa, funge da arteria principale verso le destinazioni turistiche grigionesi e permette il transito nord-sud". Censi nel suo atto parlamentare sottolineava che dopo la pandemia il traffico sull'arco alpino è aumentato, allungando notevolmente i tempi di percorrenza. Una problematica che condiziona soprattutto le regioni a nord e a sud del San Bernardino dove il pendolarismo sia verso il Ticino, sia verso Coira è molto diffuso. Insomma, «il traffico di transito ci preoccupa», riassume Censi a ‘laRegione’. In quest'ambito Maissen nel suo intervento ha fatto notare che "nei mesi invernali del 2019 il traffico di transito ammontava a circa il 20 per cento e nell'estate del 2022 a quasi il 40 per cento". E "questo significa che la maggior parte del volume di traffico è generato dall'area economica e turistica dei Grigioni". Di conseguenza la A13 è "di importanza fondamentale per la conservazione e la promozione della piazza economica e turistica" del cantone retico. In ogni caso anche il Consiglio di Stato grigionese è preoccupato per l'aumento del traffico è in questo senso "già nel 2022 ha istituito un gruppo di lavoro fondato su un'ampia base con rappresentanti dei Comuni e delle regioni interessati nonché dell'Ufficio federale delle strade (Ustra) per contenere al minimo gli effetti negativi sulla popolazione e sugli insediamenti".

Segnaletica aggiuntiva ‘probabilmente nel 2027’

Censi nel testo faceva poi notare che in caso di code al San Gottardo, viene spesso indicato il San Bernardino quale via alternativa, peggiorando ulteriormente la situazione. Colonne che vengono segnalate agli automobilisti via radio o sui pannelli a Bellinzona (prima della deviazione verso la A13) oppure nella Svizzera centrale. Nessuna indicazione viene invece fornita per i disagi sulla tratta autostradale grigionese. "In caso di coda davanti alla galleria del San Gottardo e corrispondente deviazione dall'A2 all'A13, la centrale svizzera di gestione del traffico applica diversi livelli di deviazione sulla base dei rispettivi ritardi sui tempi di percorrenza per direzione", ha spiegato Maissen. "In tale contesto si tiene conto dei ritardi sui tempi di percorrenza lungo l'A13, calcolati basandosi sul tragitto più lungo nonché su eventuali problemi lungo il percorso alternativo. L'avviso riguardo al percorso alternativo viene disattivato appena i parametri non sono più soddisfatti". Insomma, "le raccomandazioni relative ai percorsi alternativi vengono adeguate su base continua alla situazione del traffico (incidenti, ritardi sui tempi di percorrenza ecc.)". La direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità ha inoltre ricordato che "attualmente è in corso il progetto ‘Limiti di velocità dinamici e segnalazione pericoli (Ghgw)’ dell'Ustra". Progetto che ha come obiettivo quello "di aumentare la densità di informazioni" e che prevede "la posa di ulteriori segnali sopra la carreggiata". Segnaletica aggiuntiva che sarà in funzione "probabilmente nel 2027".

In attesa di un rapporto del Consiglio federale

Per il granconsigliere Plr una delle soluzioni nell’ambito della politica dei trasporti sull’arco alpino per migliorare la viabilità, potrebbe essere quella di aumentare il costo della vignetta autostradale. Ha quindi chiesto al governo retico se fosse favorevole a tale misura. Maissen ha da un lato fatto notare che i cittadini svizzeri già nel 2013 avevano respinto un aumento generalizzato del prezzo della vignetta. Dall'altro ha ricordato che attualmente la Confederazione sta approfondendo misure (fra le quali anche quella di un pedaggio per l’utilizzo delle gallerie autostradali alpine sull'asse nord-sud) volte a trovare soluzioni percorribili. In questo contesto l'esecutivo retico attende un rapporto del Consiglio federale – che l'Ustra sta elaborando a seguito di un postulato sul tema del consigliere nazionale urano del Centro Simon Stadler – che "dovrebbe essere pronto nella prima metà del 2024". Maissen ha quindi sottolineato che "appena saranno previste misure concrete, il Cantone le esaminerà e prenderà posizione in merito nel quadro della procedura di consultazione federale".

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