Mendrisiotto

Dal Cantone un sussidio per la ex Diantus di Castel San Pietro

Il Consiglio di Stato è pronto a stanziare un contributo di 2'145'000 franchi. Lo stabile diventerà una struttura polifunzionale e intergenerazionale

Lo stabile come si presenta oggi
(archivio Ti-Press)
17 ottobre 2023
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Ammonta a 2'145'000 franchi il sussidio massimo che il Cantone intende stanziare per il progetto di ristrutturazione dello stabile ex Diantus Watch di Castel San Pietro nell'ambito del decreto legislativo concernente l'introduzione di misure d'incentivo alla rinaturalizzazione di edifici dismessi ubicati prevalentemente nelle regioni periferiche. Sul credito dovrà esprimersi il Gran Consiglio. Il progetto promosso dal Comune di Castel San Pietro rappresenta “un'occasione importante per il Comune e per la regione – si legge nel messaggio –. Attraverso un importante investimento di rivitalizzazione e valorizzazione di uno stabile oggi dismesso, il Comune di Castel San Pietro continuerà il processo di riqualifica dell'area pubblica nel centro paese e al contempo a inserire in quest'ultimo dei contenuti a favore della comunità locale”. Dismesso dal 31 marzo 2006, l'edificio è stato acquistato dal Comune nel giugno 2021. Grazie ai lavori lo stabile industriale “sarà riconvertito a struttura polifunzionale e intergenerazionale con funzioni lavorative, aggregative, sociali e di servizio pubblico a beneficio del Comune e della Regione”. L'investimento totale ammonta a 4’470’000 franchi. Il Municipio ha ottenuto la licenza edilizia il 20 gennaio 2023.

I contenuti

Nel messaggio del governo vengono riassunti i contenuti che occuperanno lo stabile. Al pian terreno ci saranno un micro asilo nido inclusivo gestito dall'Associazione delle famiglie diurne del Mendrisiotto e un Centro del movimento dedicato alle persone più (o meno) autosufficienti, che sarà gestito dall'Associazione centro del movimento Mo-MoVi con sede a Chiasso. Al primo piano, destinato alla Fondazione C.Lab costituita dal Comune, ci saranno “contenuti che mirano a creare un'interconnessione di temi fondamentali come architettura e pianificazione, territorio, paesaggio, viticoltura, agricoltura e innovazione”. Tutti “sotto un unico tetto, creando un centro dinamico di opportunità e attività” che intende favorire in particolare “l'inserimento lavorativo di giovani neolaureati diventando un polo attrattivo per professionisti e aziende in cerca di spazi di qualità in un contesto unico e curato”.

L'Ers: ‘È un progetto prioritario’

Nella seduta del 4 ottobre 2022, il Gruppo strategico per la politica economica regionale “ha preavvisato favorevolmente la richiesta dell'Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio di considerare questo progetto prioritario” e quindi di destinare un contributo totale massimo ai sensi del Decreto legislativo concernente l'introduzione di misure di incentivo alla rivitalizzazione di edifici dismessi. Come detto il sussidio ammonta a 2'145'000 franchi, diviso in 1'720'000 franchi a fondo perso e 425mila franchi come prestito senza interessi rimborsabile in 25 anni.

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