Elezioni federali, i due partiti hanno un budget attorno ai 12-13 milioni di franchi per la campagna. Molto staccati Ps e Centro, ancor di più Verdi e Pvl
Poco più di 50 milioni di franchi: tanto spendono complessivamente partiti, candidati, organizzazioni e altre entità nella campagna per l’elezione del Consiglio nazionale. A quasi un mese esatto dalle Federali, dalle notifiche pervenute al Controllo federale delle finanze (Cdf) emerge che sono di gran lunga Plr e Udc i partiti con i mezzi più ingenti.
I dati dovevano essere comunicati entro il 7 settembre. Non sono definitivi: il Cdf ha tempo fino a domani per verificarli e pubblicarli sul suo sito. Non sono attese grosse novità dell’ultima ora. Al netto delle non poche possibilità di ‘dribblare’, del tutto legalmente, le regole in vigore, il quadro può dunque essere considerato esaustivo. Le disposizioni, frutto di un controprogetto indiretto all’Iniziativa sulla trasparenza (poi ritirata), si applicano per la prima volta alle elezioni federali. Partiti, comitati e candidati al Nazionale devono dichiarare i budget della campagna, se questo supera i 50mila franchi. Vanno pure notificati i nomi di chi effettua singole donazioni superiori ai 15mila franchi. Per il Consiglio degli Stati le regole valgono solo a posteriori: una volta entrati in carica, i ‘senatori’ (ri)eletti hanno 30 giorni di tempo per notificare budget e donazioni.
Stando ai giornali di Tamedia, a quelli di Ch-Media e alla ‘Nzz’, che hanno analizzato e aggregato i dati, il partito più ‘ricco’ è il Plr: il suo budget ammonta a 12,9 milioni di franchi (tutte le cifre riportate sono riprese dai giornali Tamedia e Ch-Media). Il partito nazionale investe 2,5 milioni; il resto lo mettono le sezioni cantonali, organizzazioni e soprattutto i singoli candidati (primo fra tutti il 29enne consigliere nazionale Andri Silberschmidt: 280mila franchi). L’Unione democratica di centro dispone di circa 11,8 milioni. Quasi 5 (4,8) sono a carico dell’Udc svizzera, che dunque supera nettamente tutti gli altri partiti nazionali. Principale donatore è Christoph Blocher: l’ex consigliere federale finanzia la campagna con un contributo di 550mila franchi.
Gli altri partiti restano indietro. Ps e Alleanza del Centro spendono 7,1-7,2 milioni ciascuno. Per i socialisti ad assumersi buona parte della spesa sono le sezioni cantonali (890mila franchi solo per quella zurighese). Il budget del partito nazionale è di 1,7 milioni di franchi, quello dell’Alleanza del Centro di 2,1 milioni. I Verdi hanno a disposizione 3,8 milioni, i Verdi liberali 2,9, il Partito evangelico (Pev) 1,2.
Del Pev tra l’altro è Donato Scognamiglio, che con 365mila franchi è il candidato che più spende per essere eletto al Nazionale. Fra i ticinesi sono note finora le spese dei liberali-radicali Alex Farinelli, candidato anche agli Stati (75mila franchi, di cui 30mila di tasca propria), Paolo Morel (62’500, 30mila di tasca propria) e Giovanna Viscardi (40mila, tutti suoi). Fabio Regazzi (Centro), pure lui candidato anche agli Stati, ha comunicato un budget di 70mila franchi (32mila di tasca propria). Tra i partiti ticinesi, il Plr ci mette 165mila franchi, il Ps 126mila, i Verdi 100mila.
Poi ci sono le campagne trasversali, ossia non attribuibili a uno o più partiti, ma dalle quali questi traggono indiretto beneficio. Come quella denominata ‘Prospettiva svizzera’, finanziata congiuntamente (con 2,2 milioni di franchi) dalle principali organizzazioni economiche e dall’Unione svizzera dei contadini, vicine ai partiti borghesi. Oppure quelle dell’Alleanza climatica (337mila franchi), dell’Alleanza ambiente (161mila franchi), di Greenpeace (220mila franchi) e del Wwf (185mila), affini ai partiti di sinistra e ai Verdi in particolare. L’Unione sindacale svizzera (Uss), invece, non compare nella banca dati del Cdf nonostante abbia finanziato la grande manifestazione di sabato a Berna in difesa del potere d’acquisto, alla quale hanno preso la parola candidati dei partiti di sinistra. La nostra manifestazione non era orientata alle elezioni, ha spiegato l’Uss a ‘Tages-Anzeiger’ e ‘Nzz’, precisando di aver speso 150mila franchi (assieme a Travail.Suisse) per organizzarla.
I singoli donatori, infine: la più generosa è la sostenitrice dei Verdi Carmita Burkard (703mila franchi), seguita da Christoph Blocher (550mila) e da un altro patrocinatore dell’Udc, il miliardario importatore di auto Walter Frey (250mila).