Luganese

Lugano, la Città batte cassa per i contributi Lalia

Si tratta dei 118 milioni di franchi, da prelevare da 22'830 proprietari di immobili. I soldi sono già conteggiati nel conto investimenti in entrata

Palazzo Civico di Lugano
(Ti-Press)
10 agosto 2023
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I numeri parlano da soli: non sono pochi i 118 milioni di franchi da incassare dalla Città di Lugano sull’arco di dieci anni. Soldi che riguardano il prelievo dei contributi legati al finanziamento del Piano generale di smaltimento delle acque (Pgs). Meglio noti come contributi Lalia (Legge d’applicazione della legge federale contro l’inquinamento delle acque), che sono imposti dal Comune per finanziare l’esecuzione delle opere di costruzione della rete delle canalizzazioni comunali, conformemente ai progetti approvati dal legislativo comunale e dall'autorità cantonale. Coinvolgono ben 22’830 proprietari, per un totale di 52'564 mappali (media di 2’200 franchi ogni mappale). Ebbene, nella seduta odierna, il Municipio di Lugano, a maggioranza, ha deciso di pubblicare, dal prossimo 21 agosto al 20 settembre, il prospetto dei contributi di costruzione provvisori per le opere di canalizzazione e di depurazione delle acque aggiornato al costo delle opere e al valore di stima. Nel frattempo, i proprietari interessati riceveranno a domicilio una lettera con tutte le informazioni.

Decisione presa a maggioranza

Non sorprende che la decisione sia stata presa a maggioranza dall’esecutivo su questi contributi, che sono dovuti, lo ricordiamo, per legge. La questione balzò agli onori della cronaca, in seguito alla mancata approvazione da parte della maggioranza qualificata del Consiglio comunale, nella seduta dell’8 febbraio del 2021, quando Lega e una parte del Plr votarono contro. Dapprima, siccome per alcuni punti del messaggio municipale, come la revoca di tutte le decisioni precedentemente adottate dal legislativo di Lugano e dei Comuni aggregati relativamente ai Piani generali delle canalizzazioni, era necessaria una maggioranza qualificata, ossia almeno 31 voti favorevoli su 60 consiglieri comunali, è stato ritenuto che l’intero messaggio non fosse valido. Ci sono voluti poi il ricorso contro la decisione del legislativo cittadino, presentato dal consigliere comunale socialista Raoul Ghisletta e la successiva sentenza del servizio ricorsi del Consiglio di Stato che stabilì, per chiarire come in realtà non fosse necessaria una maggioranza qualificata, bastava una maggioranza semplice e quindi la votazione sul grosso dei prelievi è stata considerata valida.

Già pagati anche dai non proprietari

Dopodiché, il gruppo della Lega dei ticinesi annunciò l'intenzione di lanciare un referendum sollecitando in merito il servizio giuridico cittadino, ma poi vi rinunciò. L’eventuale riuscita del referendum avrebbe rischiato di porre Lugano in una situazione di illegalità, visto che esiste una legge superiore che impone il pagamento di questi contributi, peraltro già pagati attraverso le imposte da tutti i contribuenti di Lugano (persone giuridiche comprese quindi, ndr), inclusi i cittadini che non possiedono immobili di proprietà. Qualche resistenza potrebbe emergere ancora. Dal canto suo, il sindaco di Lugano Michele Foletti non si fa troppe illusioni: qualche ricorso arriverà in cancelleria. Del resto, come detto, l’esecutivo nella seduta di giovedì, ha preso la decisione a maggioranza.

Un obbligo per tutti i Comuni

Passiamo ora alla consultazione degli atti, che potrà aver luogo a Lugano nell’edificio amministrativo di via della Posta 8, al 4° piano, nella sala commissioni, ma su appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 e dalle 14 alle 16, contattando il numero 058 866 71 00. Perché viene prelevato il contributo? “Il diritto federale impone ai Cantoni di provvedere affinché i costi di costruzione, esercizio, manutenzione, risanamento e sostituzione degli impianti per le acque di scarico che servono per scopi pubblici siano finanziati mediante emolumenti o altre tasse. La legge cantonale ha dovuto riprendere questo principio, di conseguenza i Comuni sono obbligati a prelevare i contributi di costruzione”, risponde l’esecutivo nella nota stampa.

Chi è soggetto al pagamento del contributo Lalia? “Sono soggetti all’imposizione tutti i proprietari di fondi allacciati o allacciabili alla rete delle canalizzazioni sul territorio del Comune al momento dell’emissione del prospetto e che si trovano all’interno del Piano generale di smaltimento (Pgs), nonché le persone titolari di diritti reali limitati (come le servitù), che traggono dall’opera un incremento di valore del proprio diritto (art. 97 Lalia)”, recita la nota del Municipio. Sul sito lugano.ch/albo sarà possibile consultare da lunedì 21 agosto la documentazione accompagnatoria pubblicata sull’albo elettronico della Città (messaggi municipali 10475 del 19 dicembre 2019 e 11113 del 10 marzo 2022, planimetrie e vademecum).

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