Il Cantone ha approvato la variante di Piano regolatore dell'area che diventerà un centro intergenerazionale, vista la presenza pure di edifici scolastici
Il Consiglio di Stato ha definitivamente approvato la variante di Piano regolatore per il comparto Bosciorina di Biasca. Un passo formale – a seguito della pubblicazione della variante di Pr da parte del Comune non sono state inoltrate opposizioni –, ma non per questo poco importante, visto che darà la possibilità di costruire sul terreno in questione di 20mila metri quadrati anche una casa per anziani.
Infatti, originariamente il comparto prevedeva la realizzazione solamente di scuole. Scuole che saranno, come noto, effettivamente costruite: per quelle Elementari – con doppia palestra, il Servizio cantonale logopedico e il rifugio di protezione civile da 600 posti – il Consiglio comunale alla fine di giugno ha approvato un credito di 31 milioni di franchi. In una fase successiva è poi prevista la realizzazione pure di una scuola per l'infanzia, di un centro extrascolastico, di un asilo nido, della rinnovata sede del Servizio educazione precoce speciale (Seps) e di una piccola palestra multifunzionale. Non da ultimo è anche prevista la costruzione della casa per anziani con circa 75 posti letto dal costo stimato di circa 30 milioni (gran parte dell’investimento sarà finanziato dal Cantone) e lo spostamento, sempre all'interno del comparto, della Bibliomedia (circa 7,5 milioni) che ora si trova dove verrà costruita la scuola per l'infanzia. Insomma il comparto – che prevede un investimento totale di circa 80 milioni – dovrebbe diventare un vero e proprio centro intergenerazionale. In altre parole vi è la volontà di avere un luogo dove possano essere coinvolte tutte le generazioni biaschesi (anziani, allievi, famiglie, utenti delle palestre e della Bibliomedia), garantendo inoltre una cura particolare per gli spazi esterni, composti da aree condivise e aggregative.
Ricordiamo che lo scorso marzo era stato annunciato il progetto vincitore per la nuova casa anziani (che andrà a sostituire quella attuale con circa 15 posti letto in meno e che si trova in una zona discosta dal centro): si tratta di quello del gruppo composto dal Consorzio d’architetti Colombo+Casiraghi architetti sa e dallo Studio we architetti sagl (entrambi con sede a Lugano). A differenza delle Scuole elementari – che dovrebbero essere inaugurate nel 2026 – l'iter per la realizzazione della struttura è ancora nella fase iniziale: verosimilmente a ottobre il Consiglio comunale dovrà esprimersi sul credito di progettazione e in seguito dovrà approvare quello per la costruzione. I lavori dovrebbero iniziare nel 2028 (e non nel 2026) per poi terminare tre o quattro anni più tardi. La scuola dell'infanzia e gli altri servizi dovrebbero invece essere pronti tra il 2028 e il 2029.