Mendrisiotto

Il Municipio di Mendrisio ha una strategia per le Aim

Ricalcolati i Preventivi 2023, sul destino della conduzione del dicastero si deciderà in seguito. Reti Ail: ‘Il Gruppo di lavoro ha fatto chiarezza’

Sul destino del dicastero si deciderà in seguito
(Ti-Press)
12 giugno 2023
|

Sul futuro delle Aim non è più solo una questione di numeri. Rifatti i calcoli, con i Preventivi bis del 2023 il caso è chiuso, anche per il Consiglio comunale di Mendrisio. Confrofirmato questa sera, lunedì, all'unanimità l’aggiornamento delle previsioni finanziarie, a restare aperta, adesso, è la gestione futura delle Aziende industriali. Ad aleggiare per tutto il tempo sull'aula, del resto, c'era infatti il corposo rapporto consegnato dal Gruppo di lavoro, chiamato a dipanare la matassa del passaggio di proprietà (rinviato di un anno) delle reti Ail. Ovvero proprio il nodo che, venuto al pettine, ha portato alla sospensione temporanea di Massimo Cerutti dalla guida del dicastero. Come andrà a finire? La decisione del Municipio, ha fatto sapere il sindaco Samuele Cavadini al legislativo, seguirà. Su una cosa è stato netto: «L'esecutivo ha ancora fiducia nella direzione e nell'operatività dell’Aziende». L'obiettivo, del resto, ha ricordato, era «ritrovare un clima di serenità e progettualità e ridare una dinamica positiva alla situazione delle Aim e ai progetti – più d'uno, a cominciare dalla futura sede, ndr – da portare avanti».

‘Oggi abbiamo una strategia’

Ora, ha ribadito Cavadini, si sa cosa è successo, quanto tutto ciò è costato e quali dinamiche non hanno funzionato. «Non abbiamo mai fatto questione di colpe, ma di chiarezza», ha tenuto, in effetti, a ribadire. E il lavoro del Gruppo ha permesso di sgombrare il campo da dubbi e interrogativi. Certo, ha confermato il sindaco, «qualche accorgimento è stato preso» (ad esempio sul piano della comunicazione in materia di mercato energetico). E sulla direzione, ha chiesto a gran voce dai banchi del gruppo Lega-Udc-Udf Massimiliano Robbiani, evocando l’inchiesta amministrativa? Dichiarata la fiducia, lo strumento dell’inchiesta, ha fatto sapere Cavadini, sarà usato «laddove si ravvisano delle necessità». E in alcuni casi, in effetti, ha lasciato intendere, si sono già accesi i riflettori. In ogni caso, ha rassicurato ancora il sindaco, oggi una strategia c‘è. È stato realizzato un ’workshop‘ - che ha «coinvolto tutto l'esecutivo» - per metterla a punto. Tanto che si è pronti ad andare in Gestione con una prima fase dell'operazione, per «un confronto e la discussione».

Il fumo e l'arrosto

Sta di fatto che attorno all’‘affaire reti Ail’ e alla conduzione delle Aziende c‘è stato il fumo e l'arrosto, per parafrasare il dialogo politico in aula tra Plr e Centro. Con la consapevolezza che il mancato trapasso delle reti Ail entro la fine del 2022, hanno rimarcato difficoltà preesistenti. Dalla relazione, voluminosa, del Gruppo di lavoro, in effetti, sono emerse «varie e gravi mancanze sia a livello politico che organizzativo», ha annotato Davide Rossi (Centro).

Anche per Tiziano Calderari (Plr) «il rapporto evidenzia mancanze di gestione operativa e manageriale del progetto di ripresa delle reti». Ma c’è di più: «In questo senso vengono evidenziate una mancanza nella gestione dei rischi progettu«ali, una mancanza di conduzione e di comunicazione interna alle Aim e una gestione delle priorità alquanto discutibile, ad esempio nel periodo delle vacanze estive, tra fine luglio e metà settembre, momento chiave per le sorti del progetto – ha sottolineato –. In secondo luogo, viene evidenziata una mancanza di conduzione politica del progetto e, aggiungo io, delle Aim nel loro insieme».

Le ragioni? Una mancanza dovuta forse – si risponde Calderari – alla superficialità del capodicastero e all’eccessiva fiducia riposta da quest’ultimo nella direzione di Aim, ma anche alle mancate o ritardate informazioni tra la direzione e il capodicastero. Mancanza questa molto grave per un progetto da più di 10 milioni di franchi, e che evidenzia l’inadeguatezza della conduzione politica». In soldoni, questa situazione c'è chi stima peserà per un milione e mezzo di franchi.

Archiviati i bilanci, urgono le decisioni da prendere. E il lavoro ancora da fare è tanto.

Leggi anche: