I Cittadini per il territorio scrivono ai consiglieri nazionali invitandoli a non dare seguito al postulato Romano-Wasserfallen
La creazione di un corridoio per l'A2 verso Stabio, in direzione dell'Italia, “metterebbe a rischio il Parco del Laveggio nella sua zona più preziosa”. In vista della voto al postulato in agenda nella sessione di martedì 30 maggio, i Cittadini per il territorio hanno inviato le loro osservazioni ai consiglieri nazionali, invitandoli a “non dare seguito” al postulato di Marco Romano e Christian Wasserfallen. “Un'ulteriore arteria stradale, ovvero quella proposta di Stabio-Gaggiolo, non fornirebbe una soluzione efficace ai problemi esistenti, anzi, potrebbe aggravarli – si legge nello scritto formato da Ivo Durisch e Grazia Bianchi, coordinatori dei Cittadini –. La congestione sull'A2 si registra principalmente tra Lugano e Mendrisio e l'aggiunta di una nuova arteria rischia di intensificare i problemi, soprattutto a Mendrisio”.
Il progetto fa emergere delle “criticità”. La prima evidenziata da Durisch e Bianchi è che “il percorso autostradale previsto attraverserebbe una piana agricola, lungo il corso del fiume Laveggio, tra Stabio e Genestrerio”. Per i Cittadini, “ogni soluzione tecnica avrebbe un impatto devastante sulle aree protette, ricche di biodoversità, sulle zone agricole e sulle sorgenti del fiume”. Ovvero “uno degli ultimi paesaggi seminaturali nell'alto Mendrisiotto miracolosamente risparmiati dall'urbanizzazione e dalla costruzione di infrastrutture”. L'introduzione di una nuova infrastruttura “in un contesto tanto delicato equivarrebbe a una sua distruzione”. Anche l'ipotesi di un percorso totalmente interrato “risulta altrettanto distruttiva” soprattutto perché “interferirebbe significativamente con il movimento delle acque di falda che, nella zona di Santa Margherita, danno origine e alimentano il fiume Laveggio”. Agli aspetti ambientali vanno aggiunte “questioni cruciali legate all'agricoltura. La regione del Mendrisiotto ha già assistito a una notevole riduzione dei terreni agricoli. L'ulteriore frammentazione dei pochi terreni rimasti renderebbe estremamente difficoltosa l'attività delle aziende agricole locali”. Il progetto del corridoio “comprometterebbe in maniera irrimediabile l'intera pianura agricola, in gran parte zona Sac, che verrebbe inevitabilmente attraversata”.
Ai Consiglieri nazionali è stata inviata anche una copia del dossier relativo al Parco del Laveggio, ricordando che “L'associazione Cittadini per il territorio ha designato il 2023 come l'Anno del Laveggio per promuovere il progetto del Parco”. Un'iniziativa nata nel 2010 e che ha l’obiettivo di creare un'area di svago di prossimità che tuteli gli ambienti di valore attorno al fiume”. Anche il Cantone ha incluso l'area del Parco tra le zone di svago di prossimità e ha istituito una zona di protezione in località Colombera.