Una delegazione in rappresentanza del Ticino ha presentato a Berna l'iniziativa cantonale per chiedere un congedo nel caso di un evento di questo genere
Un congedo in caso di aborto spontaneo o di una perdita perinatale entro la 23esima settimana. È quanto chiede un’iniziativa cantonale presentata nel 2021 dal Centro (allora Ppd) dai deputati Maurizio Agustoni, Fiorenzo Dadò, Luca Pagani e Giorgio Fonio. Stamattina una delegazione composta da quest'ultimo, dalla consulente Angela Notari e dal relatore del rapporto per la Commissione sanità e sicurezza sociale Alessandro Cedraschi (Plr) si trovavano a Berna, in rappresentanza del Canton Ticino, per presentare la proposta alla Commissione incaricata di valutare l’applicabilità dell’iniziativa, approvata all’unanimità dal Gran Consiglio lo scorso anno.
Per Fonio, soddisfatto di aver potuto presentare nel dettaglio la proposta, si tratta di “drammi che lasciano il segno e che oggi, nel nostro paese, non trovano alcun riconoscimento da parte della società”, si legge in una nota stampa. Dal canto suo Cedraschi, fiducioso nel buon esito dell’incontro, sottolinea che “la proposta è ragionevole e sostenibile. Vi è stata molta attenzione nell’ascoltare le nostre motivazioni. L’importante era far comprendere che un evento come un aborto spontaneo o una perdita perinatale merita di essere considerata dalla politica”. Secondo Notari “riconoscere formalmente questo evento frequente e dedicarvi un congedo significa contemplare l’impatto che queste perdite possono avere sul corpo e sulla mente, concedendo un attimo di raccoglimento per riprendersi fisicamente e psicologicamente prima di ripartire. È una dimostrazione di umanità e di empatia degna di un Paese civile”.
L’iniziativa prende spunto da una decisione del parlamento neozelandese di introdurre tre giorni di congedo per chi vive una perdita perinatale o un aborto spontaneo in qualunque momento della gravidanza.