Gli attivisti per il clima di Renovate Switerland sono arrivati anche in Ticino. Questa sera si è svolta a Lugano la loro prima serata informativa
Le immagini degli attivisti che, durante il weekend di Pasqua, hanno bloccato l'autostrada davanti al portale nord della galleria del Gottardo, hanno fatto il giro della Svizzera. L'azione era stata organizzata da Renovate Switzerland, che questa sera si sono presentati nel nostro cantone con la prima serata informativa ticinese, svoltasi allo Spazio L'ove di Lugano. Alla serata sono stati presentati gli obbiettivi di Renovate e le ragioni dietro alla loro controversa strategia per raggiungerla. Si è parlato soprattutto di resistenza civile, definita come l'ultima spiaggia per far fronte alla «più grande crisi che l'uomo abbia mai affrontato», e delle ragioni che hanno spinto queste persone ad attuare queste misure. «Nessuno di noi fa questo perché si diverte» ha dichiarato Francesca, la giovane relatrice della serata.
Renovate Switerland è una campagna (non si definiscono un movimento), nata nel marzo del 2022 e passata all'azione il mese successivo, organizzando quattro blocchi stradali in sole due settimane. Al momento in tutto il Paese i membri sarebbero un centinaio, mentre in Ticino solo cinque persone collaborano attivamente. L'ideologia, ispirata ai movimenti civili di lotta nonviolenta e in particolare all'attivismo antirazzista statunitense degli anni ‘60, si fonda sul presupposto che per ottenere un cambiamento sia necessario «andare fino in fondo», anche quando questo significa violare la legge. «La resistenza civile funziona ed è legittima – ha detto Francesca, membro attivo da circa un anno –. Il disturbo è l'ultima risorsa che abbiamo per sconvolgere e farci ascoltare». Il tutto, questo è stato ribadito più volte durante l'incontro, senza mai usare alcuna forma di violenza.
Le richieste della campagna sono due: che il governo riconosca la gravità della situazione e dichiari lo stato di emergenza climatica, e che il Consiglio federale metta in atto un piano urgente e immediato per il risanamento termico di tutti gli edifici del paese entro il 2030. La strategia? Continuare a organizzare blocchi stradali in tutto il Paese fino a quando le richieste non verranno soddisfatte.
Mentre la dichiarazione dello stato di emergenza climatica è una richiesta abbastanza comune, quella del risanamento degli edifici potrebbe sembrare tutto sommato più moderata, specie se si considerano i movimenti di altri paesi che chiedono ad esempio lo stop di qualsiasi utilizzo del petrolio. Talmente moderata, che se venisse soddisfatta le emissioni nel nostro Paese si ridurrebbero solamente del 15%. «Si è scelto questo come obbiettivo – ha spiegato Francesca –, appunto perché è semplice, realizzabile, e va oggettivamente a vantaggio di tutti». Talmente semplice che la Confederazione starebbe già agendo in tal senso, cosa di cui Renovate è cosciente. «Il problema è che di questo passo termineranno tra cento anni, noi chiediamo che il rinnovamento venga effettuato entro il 2030». L'urgenza della situazione, secondo loro, giustificherebbe dunque l'attuazione di misure drastiche come i blocchi autostradali.
«All'inizio ero convinta che questi metodi fossero totalmente sbagliati – ha dichiarato Lilith, un'altra relatrice e membro attivo della campagna –, poi mi sono resa conto che tutte le altre strade sono già state provate, e siamo ancora qui». Per Renovate sembra dunque che non vi sia altra scelta se non quella di azioni come quella svolta a Goeschenen. È però possibile sostenere la campagna anche senza cadere nell'illegalità, offrendo il proprio supporto in svariati ambiti, oppure attraverso donazioni. «Il 99 per cento di quello che facciamo è legale», ha concluso Francesca.