Finalmente acqua dal cielo. Lorenzo Di Marco (MeteoSvizzera): ‘E in montagna potrebbe cadere fino a mezzo metro di coltre nevosa’
Domani cambia il tempo: benvenuta pioggia. E anche parecchia, «fino a 50 millimetri sull'arco di 24 ore», preannuncia Lorenzo Di Marco, meteorologo dell'Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera di Locarno Monti. La previsione è riferita, in particolare, alle 24 ore tra domani a mezzogiorno e venerdì. «Tra giovedì e venerdì pioverà, localmente pure in modo piuttosto consistente. A livello sinottico abbiamo una depressione in quota che sta transitando in modo un po‘ anomalo rispetto al solito, e cioè da est verso ovest, anziché il contrario, che porterà domani a un aumento dell'instabilità e tempo perturbato un po’ in tutto il Paese, e in modo particolare a Sud delle Alpi. Trattandosi di precipitazioni di tipo convettivo, non è escluso che localmente ci possa essere qualche temporale, ragion per cui la distribuzione sul territorio dei quantitativi di acqua che cadranno al suolo potrebbe variare sensibilmente da regione a regione».
Finalmente, verrebbe voglia di dire, vista la scarsità di precipitazioni di un certo rilievo di questi ultimi mesi... «A livello climatologico non sarà niente di eccezionale per questa stagione, ma chiaramente vedendo il periodo da cui usciamo, se dovessero effettivamente cadere dal cielo i quantitativi previsti, sarebbe sicuramente qualcosa di rilevante. Insomma, qualcosa di ben voluto. Essendo una perturbazione formatasi in alta quota, resta appunto solo l'incognita relativa al reale posizionamento sopra la nostra regione di questo fronte. La fase più intensa di questo evento è attesa tra giovedì notte e venerdì mattina, quando l'apporto dello Scirocco dovrebbe contribuire a portare ulteriore umidità soprattutto sul Ticino centrale e meridionale. Il tutto dovrebbe poi risolversi gradualmente nel corso della giornata di venerdì».
Acqua, temporali ma non solo: in quota dovrebbe tornare a far capolino il bianco manto della neve... «Inizialmente il limite delle nevicate dovrebbe attestarsi a 1'800-1'900 metri, con graduale abbassamento della quota con l'intensificarsi delle precipitazioni, fino ad arrivare a circa 1'400-1'200 durante la fase più acuta. Concretamente questo dovrebbe portare a un accumulo di neve fresca in montagna, e in particolare al di sopra dei 1'600-1'800 metri, dove ne potrebbe cadere fino a 30-40 centimetri e, localmente, anche mezzo metro». Di conseguenza, soprattutto in montagna, considerata la stagione occorrerà prestare particolare attenzione al rischio di valanghe.
Sarà invece toccato solo marginalmente dal passaggio di questa perturbazione il Nord delle Alpi: «Anche qui prevediamo qualche nevicata, ma limitate in particolare al versante nordalpino orientale, Grigioni centrali e settentrionali per intenderci, dove abbiamo emesso un'allerta neve di grado 2, ossia con una previsione di 15-20 centimetri di neve sopra i 1'600 metri, mentre in pianura l'impatto delle precipitazioni nevose sarà minimo».
Il weekend alle porte, per il Ticino fa rima con SlowUp: come evolverà il meteo? «Sabato la giornata dovrebbe presentarsi con un tempo stabile con leggera tendenza anticiclonica da nord. La domenica, per contro, le temperature dovrebbero leggermente abbassarsi per il transito di un fronte freddo. A livello di precipitazioni stimiamo localmente fino a una decina di millimetri di acqua. Non è escluso qualche temporale, anche se per avere maggior chiarezza la situazione andrà rivalutata nei prossimi giorni».