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Ponte non a norma, entro l’estate una soluzione provvisoria

Cadenazzo: sul Piano è molto utilizzato dagli agricoltori ma da qualche tempo una perizia vieta il transito a camion e trattori

Il cartello che vieta il passaggio a veicoli più pesanti di 6 tonnellate
25 marzo 2023
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Si chiama ponte ‘Al pian’, si trova a Cadenazzo all’incrocio tra l’omonima via e la Strada 53 sul Piano di Magadino. È molto utilizzato dagli agricoltori che da lì devono transitare per portare alla Federazione orto-frutticola ticinese (Foft) il loro raccolto. O meglio lo era, perché dallo scorso gennaio una perizia strutturale indica che non è più sicuro per tutti. Adesso camion e trattori, per giungere a destinazione, devono percorrere altre strade e allungare il loro tragitto, talvolta transitando anche sulla cantonale con mezzi bloccati a 30 chilometri all’ora e in mezzo al traffico. Ma è in arrivo una soluzione: un ponticello provvisorio dovrebbe essere posato entro l’estate. Al momento il passaggio è in fase di progettazione. Per una soluzione definitiva però bisognerà attendere.

Tutto è iniziato lo scorso gennaio quando una perizia strutturale commissionata dal Municipio ha stabilito che il manufatto ha decisamente subìto il trascorrere del tempo (svariati decenni) e per motivi di sicurezza non può più essere attraversato da mezzi pesanti e agricoli. Il Municipio di Cadenazzo si è quindi attivato è ha applicato le misure richieste dalla perizia, ossia la limitazione a 6 tonnellate e il restringimento della carreggiata. È stato quindi posato un cartello con il divieto di transito per mezzi che superano quel peso e la carreggiata è stata resa più stretta.

Due anni e mezzo per quello definitivo

Ben cosciente dell’importanza del ponte in questione per il collegamento tra il Piano di Magadino e la zona di attività lavorativa, il Municipio ha immediatamente chiesto un’offerta per il rifacimento di un nuovo ponte. È risaputo però che per vederlo realizzato l’iter è piuttosto lungo, poiché bisogna calcolare i tempi per la progettazione definitiva, la richiesta di credito in Consiglio comunale, la pubblicazione ai sensi della Legge sulle strade, il concorso e la pubblicazione degli appalti, le delibere, i piani esecutivi e la fase di cantiere. Per vedere l’infrastruttura realizzata si stimano tempi di circa due anni e mezzo. Troppo tempo per il gran numero di agricoltori che necessita un tragitto più diretto. Per il ponte definitivo si è comunque avviata la fase di progettazione. «Ma nel frattempo, per poter garantire il collegamento con la zona di attività lavorativa e la Foft, abbiamo chiesto al progettista una soluzione provvisoria al fine di soddisfare le esigenze in una fase contingente, in attesa del nuovo ponte», spiega da noi raggiunto il municipale Gilles Renaud, capo dicastero Opere pubbliche e pianificazione del territorio. «Quindi ci siamo chinati sulla possibilità di un ponte provvisorio, ora in progettazione con una portata di 40 tonnellate per permettere a tutti gli utenti un percorso più diretto», aggiunge. Una volta assegnati i mandati, la fabbricazione del ponte e la sua posa avverranno in circa sei settimane.

Dato che la zona individuata per il passaggio provvisorio si trova nei pressi delle linee dell’alta tensione, per questioni di sicurezza e praticità la posa del manufatto avverrà molto probabilmente di notte, in modo da arrecare meno disagi possibili alle aziende circostanti nel lasso di tempo in cui verrà ridotto il flusso di corrente elettrica. «Non è un’esecuzione da poco, ma grazie alla tempestività del Municipio e dell’Ufficio tecnico si è vicini a una soluzione ottimale», rileva Renaud. Una soluzione peraltro sollecitata anche dalla direzione della Foft che lo scorso gennaio aveva chiesto al Municipio di attivarsi nella ricerca di alternative. Inizialmente l’Ufficio tecnico comunale aveva valutato la possibilità di risanare da subito il vecchio ponte, «ma ci siamo resi conto che l’operazione avrebbe preso più tempo del previsto con costi maggiori e senza ottenere il risultato voluto delle 40 tonnellate. Perciò abbiamo optato per una struttura provvisoria. Il futuro nuovo ponte verrà posato accanto all’attuale e passerà su un terreno di proprietà del Comune di Cadenazzo e dell’Azienda multiservizi di Bellinzona (Amb) che ha già dato il suo via libera. Per i raccolti estivi gli agricoltori del Piano potranno quindi tirare un sospiro di sollievo e contare sulla via alternativa.