Traffico parassitario e servizio a domicilio permesso: da febbraio in via Sottomontagna la videosorveglianza rileverà targhe e tempi di percorrenza
Il 1° febbraio a Cadenazzo scatterà la lotta al traffico parassitario in via Sottomontagna, via Prati Grandi (Scuole medie) e via alle Stalle (dalla rotonda della stazione Ffs) dove il transito è già da tempo permesso unicamente ai residenti e al ‘servizio a domicilio’. Zona dove l’impossibilità d’impiegare polizia e agenzie di sicurezza private per controlli frequenti rende vano il divieto e irrisolto il problema del forte via-vai veicolare nelle ore di punta. Una situazione che si trascina da anni in una parte di paese densamente abitata, quella che si snoda a sud del cimitero in direzione di Contone, e che sembrava aver trovato una soluzione nell’autunno 2019 quando il Municipio aveva ratificato e comunicato la decisione di posare delle telecamere in grado di registrare i furbetti motorizzati in fuga dalle lunghe colonne da e verso la parte bassa del vecchio Ceneri. Sistema però ritenuto lacunoso dal Consiglio di Stato – riconosce il vicesindaco Renzo Marielli, capodicastero Sicurezza, interpellato dalla ‘Regione’ – che in quella circostanza aveva accolto alcuni ricorsi, fra cui quello interposto da un esercente che lamentava il rischio di vedere sensibilmente ridotta la clientela al proprio bar. Sono quindi seguite delle riflessioni insieme alla PolCom di Bellinzona con la quale Cadenazzo ha firmato la convenzione per il servizio di polizia (idem gli altri tre Comuni non aggregatisi Sant’Antonino, Arbedo-Castione e Lumino).
Ora, a due anni di distanza, l’uovo di Colombo è rappresentato dall’evoluzione tecnologica della prima soluzione bocciata dal Cantone. Tagliando con l’accetta, la nuova che sarà implementata a inizio febbraio prevede che le telecamere posate dall’Azienda multiservizi di Bellinzona siano assistite da un sistema informatico in grado di registrare le targhe dei veicoli in entrata nel comparto e in uscita, sia a sud sia a nord: i test attualmente in corso sono finalizzati a misurare il tempo di transito per stabilire il limite sotto il quale si è in presenza del tipico trasgressore che cerca di sottrarsi alle lunghe colonne presenti sulla strada cantonale; per contro in caso di transito con tempi più lunghi (dovuti per esempio alla sosta in un bar o presso privati e ditte o per portare e riprendere i figli a scuola) si sarà in presenza del ‘servizio a domicilio permesso’. Così facendo non sarà più necessario disporre di autorizzazioni speciali che rendevano troppo complessa la soluzione individuata a fine 2019.
In questi giorni – spiega Renzo Marielli – il Comune ha informato via lettera i domiciliati nel comparto, i titolari di attività economiche e i proprietari di fondi, come pure i residenti nella fascia situata appena al di fuori: «A questi ultimi il transito sarà permesso anche senza ‘servizio a domicilio’ nel caso in cui fossero costretti ad allungare eccessivamente il tragitto verso la strada cantonale rispetto a quella di quartiere». L’esperienza dirà se la soluzione, finora adottata da un solo altro Comune ticinese del Sottoceneri, potrà essere implementata anche in altre parti del paese pure alle prese col traffico parassitario. A sua volta la Polizia comunale di Bellinzona – rileva il comandante Ivano Beltraminelli – valuterà se estendere questo tipo di videosorveglianza ad altre strade residenziali nell’ampio territorio aggregato e in quello convenzionato.
Tornando a Cadenazzo, il Municipio richiama a sua volta il divieto di sosta in prossimità degli stabili scolastici comunali per permettere agli allievi di scendere a pochi passi dagli accessi o di attendere l’inizio e la fine delle lezioni nell’autovettura non parcheggiata nei posteggi adibiti a questo scopo; la sosta è infatti permessa unicamente nelle aree di parcheggio demarcate. Peraltro è stata creata un’area di sosta ‘Kiss and go’ per gli autoveicoli dei genitori e/o familiari che accompagnano i bambini a scuola con gli automezzi privati: la stessa è ubicata oltre la passerella in prossimità del ristorante Centrale. Infine una nota di demerito: “Purtroppo – si legge nell’ultimo numero di ‘Info Cadenazzo’ – persistono gli atti di indisciplina commessi da alcuni genitori, come per esempio partenze a velocità smisurata, rumori estremamente fastidiosi dovuti ad accelerazioni improvvise, manovre in retromarcia in zone con scarsa visibilità, autovetture in sosta vietata che compromettono la visuale ai pedoni o ad altri conducenti o l’attraversamento sicuro del passaggio pedonale”. La preoccupazione per la sicurezza dei piccoli utenti degli stabili scolastici rimane alta: “Pertanto si richiede il rispetto della segnaletica e si auspica una maggiore sensibilità e diligenza da parte dei conducenti; la priorità è garantire la sicurezza degli allievi che frequentano il nostro Istituto scolastico’.