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‘Infanzia e bestiario’, storia di un ritorno

Nel libro di Claudia Quadri, edito da Casagrande, un viaggio a ritroso segnato dagli animali che hanno accompagnato l’autrice nel tragitto

Presentazione sabato alla Libreria Casagrande a Bellinzona, martedì 20 dicembre al Lac
14 dicembre 2022
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A volte per ritrovare la strada di casa è necessario disseminare sul sentiero piccoli indizi, tracce utili a non perdersi lungo il cammino. In letteratura si contano diversi esempi di astuti ritornanti in grado di escogitare semplici trucchi per cavarsi fuori da situazioni difficili. Il più famoso è senza dubbio Pollicino con i suoi sassolini bianchi, ma c’è anche il mitico Teseo, uscito sano e salvo dal labirinto del Minotauro grazie a un filo.

‘Infanzia e bestiario’, l’ultimo libro di Claudia Quadri appena edito da Casagrande, racconta anch’esso, in qualche modo, la storia di un ritorno. È un viaggio a ritroso nel tempo in cui l’autrice ritrova alcune tappe della sua vita attraverso i numerosi animali che l’hanno accompagnata nel tragitto. Così cavalli, cani, tassi, criceti e falchi si trasformano in sassolini o fili indispensabili per accedere ai ricordi di quella felicità di secondo tipo che cade come una ceralacca e sigilla il momento. Ed è un vero e proprio bestiario quello che appare sotto gli occhi del lettore. Un piccolo zoo in cui ogni capitolo diventa la tana di un mammifero, di un invertebrato o di un rettile inciampato in qualche modo nel passato dell’autrice. Osservare la propria esistenza attraverso occhi non umani offre la possibilità di uno sguardo inedito, di un punto di vista originale e per niente scontato.

Con una prosa semplice, scorrevole e mai pretenziosa Claudia Quadri ci racconta di sé, dell’infanzia trascorsa nell’albergo di famiglia in Ticino, del passare del tempo, della scoperta della morte attraverso il carapace rotto di una tartaruga e di lumache cotte al sole. Piccole storie, suggestioni, ricordi in apparenza insignificanti, rimasti però incastrati con nitidezza nella memoria, tanto da diventare ritratto di un periodo, di una generazione:

Ricucire gli strappi nel paesaggio dell’infanzia prima che si laceri del tutto. Può darsi che i miei vagabondaggi, travestiti da passeggiate con il cane, siano ormai un lavoro di sartoria: camminare, rammendare. Eppure sembrava un paesaggio dato e immutabile. Mia madre apriva la cartina sotto gli occhi dei clienti, faceva crocette e, puntando sull’albergo, diceva: Wir sind hier – noi siamo qui. Quando ero bambina, quel paesaggio io lo attraversavo con le gambe dritte, le ginocchia ben disegnate. Tutto era in attesa, acquattato nel futuro.

Chi volesse incontrare di persona la scrittrice e le sue bestiole potrà trovarle sabato 17 dicembre alle 11 alla Libreria Casagrande di Bellinzona, in dialogo con Cristina Foglia, e martedì 20 dicembre alle 18 nella Sala refettorio del Lac Lugano Arte Cultura, in dialogo con Michele Fazioli (in entrambe le occasioni, con fotografie in tema di Natasha Quadri).