Licenziati i vari messaggi municipali dopo l’aggregazione tra Maroggia, Melano e Rovio. Il moltiplicatore proposto è all’80%
«Abbiamo cercato di trovare un equilibrio e penso che ci siamo riusciti», ci dice il sindaco di Val Mara, Jean-Claude Binaghi. Il Comune, nato ad aprile dalla fusione di Maroggia, Melano e Rovio, ha dovuto adottare i propri regolamenti per quanto riguarda distribuzione dell’acqua potabile, gestione dei rifiuti, canalizzazioni e questioni energetiche. Il Municipio, che ha licenziato i vari messaggi al riguardo, ha «cercato di uniformare» le tasse e «adattare le forchette alle tariffe che ci sono oggi», indica Binaghi.
Il primo Preventivo del comune, dunque per il 2023, contempla un disavanzo di 472’925 franchi. L’allestimento "non è stato un esercizio semplice – si legge nel messaggio municipale –. Abbiamo infatti dovuto raggruppare i costi e i ricavi di tre entità diverse tra loro in un unico documento, che inoltre ha modificato la sua connotazione contabile". Il nuovo modello Mca2, infatti, "non permette un raffronto con i dati degli esercizi precedenti riferiti agli ex Comuni", viene precisato. Per quanto riguarda il moltiplicatore, quello del nuovo Comune è previsto all’80%. Nessun cambiamento per gli abitanti di Maroggia e Melano, mentre per Rovio l’aumento rispetto al 2022 è del 10%.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, «ci saranno degli adattamenti», indica Binaghi. «L’obiettivo è di arrivare alla copertura dei costi al 100% come prevede la legge». Infatti, come viene spiegato nel messaggio municipale, la gestione dei rifiuti, come pure i Servizi di approvvigionamento idrico, eliminazione delle acque di scarico, dovranno autofinanziarsi. "Nel rispetto del principio di causalità, per il servizio di raccolta rifiuti viene mantenuta una tassa mista, rappresentata da tassa base e tassa sul quantitativo", viene precisato nel Regolamento.
Passando alle questioni energetiche è stato rilasciato il regolamento che, spiega il sindaco, permette di incentivare, per esempio, le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. Verrà poi fatta un’ordinanza in cui saranno comunicate in dettaglio le sovvenzioni. «Le cifre degli incentivi sono a preventivo, ora bisogna attendere la decisione del Consiglio comunale, ovvero se lo approverà oppure no. L’ordinanza verrà preparata una volta che si avrà la cifra decisa». La proposta, inserita a preventivo, è di «finanziare questi incentivi con 40-50mila franchi, oltre che con l’importo che il Comune riceve dal Fer (Fondo energie rinnovabili, ndr)». In Ticino, ricorda Binaghi, si contribuisce a questo fondo con una piccola percentuale in più sul prezzo dell’elettricità.
Nei messaggi municipali licenziati recentemente, vi sono inoltre due richieste di credito per alcuni lavori: «Si tratta di interventi già in atto o previsti nei rispettivi quartieri», ci spiega il sindaco di Val Mara. I primi, per i quali si chiedono 365mila franchi, riguardano lavori sulla rete dell’acqua potabile e una sistemazione stradale a Maroggia. "Si tratta di proseguire i lavori attualmente in corso lungo la parte bassa di via Val Mara", si legge. La strada verrebbe chiusa dalle 8 alle 17, garantendo il passaggio a pedoni e mezzi di soccorso e il termine dei lavori è previsto per il 2024. La seconda richiesta di credito riguarda le opere di moderazione del traffico su alcune strade comunali a Rovio, per le quali vengono domandati 305mila franchi. Nello specifico si tratta di interventi per la messa in sicurezza dei pedoni in via San Felice, via Bolla e via San Vigilio.