Passa la candidata socialista per la sostituzione di Franca Galfetti Soldini, in quota Plr. E i liberali-radicali non firmano il rapporto: ‘Ripicche’.
Colpo di scena, ieri, durante la seduta della Commissione giustizia e diritti del Gran consiglio (Gc). Il rapporto firmato dalla maggioranza dei commissari per la sostituzione di Franca Galfetti Soldini, pretore della sezione 3 della Pretura di Lugano che a fine anno andrà in pensione, propone al Gc l’elezione dell’avvocata Rossana Romanelli Bellomo, attuale pretore aggiunto della sezione 2 della stessa Pretura. La sorpresa è dettata dall’appartenenza politica: Romanelli Bellomo è stata candidata dal Partito socialista (Ps), mentre l’uscente Galfetti Soldini è in quota Partito liberale-radicale (Plr). E proprio il Plr, assieme ai rappresentati Udc e Verdi, non ha sottoscritto il rapporto. A sostenere la candidatura invece un insolito asse fra Ps, Centro e Lega.
«In realtà non è un vero e proprio colpo di scena, ce l’aspettavamo – ci dice Giovanna Viscardi (Plr) –. Siamo però un po’ scocciati per com’è andata. Siamo convinti che non si tratti della candidata migliore». Romanelli Bellomo non è infatti l’unica papabile alla successione, e l’ultima parola spetterà comunque al legislativo che tratterà l’argomento a metà novembre. Un nome in particolare è sostenuto dal Plr: Alessandra Giezendanner, segretario assessore della sezione 3 (la stessa dell’uscente) della Pretura luganese. «Anche la nostra candidata ha una lunga esperienza: ha cominciato quando c’era ancora il vecchio Codice di procedura civile e la carica che ricopre all’epoca prevedeva che facesse le veci del pretore durante le udienze, cosa che oggi spetta al pretore aggiunto. È un’esperta delle materie che tratta la sezione della pretura 3. Avrà il nostro sostegno anche a livello di Gc».
«La signora Romanelli Bellomo è una persona competente e valida – osserva invece Ivo Durisch (Ps) –. Da anni svolge la funzione di pretore aggiunto e ha già partecipato ad altri concorsi. Poi c’è la questione delle sensibilità di area, che viene valutata a ogni votazione e alla quale è necessario prestare attenzione. E da questo punto di vista, nelle preture la nostra area, come quella leghista, è sottorappresentata». «Questa motivazione non sta in piedi – sostiene però Viscardi –, perché a livello di pretori la rappresentanza corrisponde ai risultati elettori (il Ps conta già Claudia Canonica, della sezione 4, ndr)». «Va comunque fatto un discorso generale – la replica di Durisch –: bisogna guardare alle preture nel complesso, non solo a quella di Lugano». Dello stesso tenore anche le tesi degli altri due grandi partiti che hanno sostenuto la candidatura. «Abbiamo sostenuto questo nome perché si tratta di una persona che è già pretore aggiunto da tanti anni, con una lunga esperienza, e già diverse candidature alla carica di pretore alle spalle. Fra le varie proposte è quella che ci ha convinto maggiormente» (Sabrina Aldi, Lega); «la candidata ha tutti i requisiti in regola, pertanto non c’è nulla da dire. E i socialisti in generale sono sottorappresentati, mentre i liberali sono sovrappresentati nella magistratura in generale» (Fiorenzo Dadò, Alleanza del Centro).
Ma Viscardi vede altro: «Questo è l’ennesimo esempio del malfunzionamento e della dipendenza dagli umori della politica nelle nomine in magistratura. Il buon funzionamento della giustizia non dovrebbe dipendere da ripicche partitiche. Dicono che c’è la necessità di avere le principali rappresentanze politiche affinché possano garantire la pluralità di ideologia all’interno della magistratura. Questo caso è la prova che questo non è in realtà vero, perché se partiti diversi come Ps, Lega e il Centro hanno trovato un accordo, evidentemente non c’è più questa necessità ideologica...». Accuse rispedite al mittente da Lega e Centro. «Si tratta di accuse pretestuose. Nessuna ripicca, non misurino gli altri con il proprio metro – la seccata replica di Dadò –. I membri del Plr della Commissione dovrebbero farsi un esame di coscienza: è da mesi che creano un clima ostile nei confronti degli altri partiti. Semplicemente, la candidata proposta dai socialisti era oggettivamente più idonea di quella proposta dai liberali». «Inoltre – aggiunge Aldi – qui stiamo parlando di un partito ampiamente sovrarappresentato (il Plr, ndr). Se c’è la possibilità di sostenere un candidato di un altro partito, che invece è sottorappresentato, per riequilibrare un po’ le cose, non ci vedo francamente nulla di scandaloso. Anzi, è un motivo di sostegno in più». Se ne riparlerà, dunque, fra un mesetto in Gc.